Il mio eccitante arabo
Data: 04/05/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... possono essere esagerati i tipi da pub.’’
Ridemmo e prendemmo un sorso dei nostri drink, evitando di staccare gli occhi da quelli dell’altro.
Sid parlò per primo.
“Volevo evitare le solite conversazioni di quando si incontra un ragazzo al pub, qualcosa di più interessante di ‘Allora... dove lavori?’. Beh, sei carino, molto carino davvero.”
I miei occhi si accesero ed il mio cazzo prese vita.
“E non volevo sprecare tempo. Quindi ho rotto il ghiaccio!”
Sid tacque e rimase seduto sulla sua sedia come se stesse oziando di fronte alla televisione di casa in boxer
Spostò la mano dal tavolo e la mise sulla protuberanza nei suoi pantaloni. Giocherellò col suo cazzo attraverso la stoffa sottile.
Non si stava masturbando; quello show era solo per me.
Parlai senza togliere gli occhi dalla scena.
“Beh Sid, ora che hai rotto il ghiaccio, c’è qualche cosa d’altro per questa sera?” Feci rotolare fuori le parole nel modo più calmo possibile, preoccupato che la mia voce interrompesse lo show che mi stava dannatamente eccitando.
Il mio uccello stava spingendo contro i jeans, sentivo il liquido pre seminale scendere nelle mutande. Sentivo il liquido freddo ed appiccicoso colare lungo la coscia.
“Solo una cosa.”
Replicò Sid con un sorriso malizioso.
Si spremette il cazzo alla base ed io ebbi una chiara rappresentazione della taglia dell’attrezzo che portava con se.
Era chiaro che lui non stava esagerando quando si era vantato, il ragazzo era stato ...
... benedetto!
Anche se, guardando retrospettivamente, penso che quella sera fui io il benedetto.
Chiacchierammo di niente mentre sorbivamo le nostre bibite, risultò che stavamo studiando le stesse materie, ma in corsi diversi.
Aveva 20 anni, era per metà egiziano (da parte di padre) anche se aveva vissuto sempre in Europa.
Ringraziando Dio aveva ereditato il tono di pelle di suo padre!
E ambedue odiavamo i gatti. Non male per il primo incontro!
Erano passati circa venti minuti, avevamo finito le nostre bibite ed avevamo deciso di andare a casa sua per conoscerci meglio.
Uscimmo dal bar ed attraversammo l’università; l’aria era frizzante e piacevole. Avevo passato l’ultima mezz’ora fottendo continuamente quel bel ragazzo egiziano nella mia testa. Il mio pene non era ancora venuto e le mie palle ne stavano pagando il prezzo.
Camminammo uno di fianco all’altro, chiacchierando e ridendo, gettando sguardi furtivi al corpo dell’altro.
Lui viveva in una bella villa sistemata a semicerchio con le altre. Quel ragazzo sembrava avere tutto, aspetto, personalità e soldi.
Armeggiò per un secondo col chiavistello, l’aprì ed aprì la porta.
“Sono io. Ragazzi, ci siete?”
Il grido di Sid mi spaventò; stavo annusando il suo collo quando lui barrì per controllare se la sua famiglia era in casa. Sembrò soddisfatto quando non ebbe risposta, allungò una mano e mi strinse il cazzo super sensibile.
Gemetti al suo tocco, avrebbe potuto prendermi lì sullo zerbino, non ...