1. Avventure di una schiava


    Data: 26/04/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: tom, Fonte: RaccontiMilu

    ... di seguirla nell’appartamento e, non appena ebbi messo piede oltre la soglia, chiuse la porta dietro di me. ‘Ci hai trovato facilmente?’ domandò la signora. ‘Benissimo. Devo dire che non vedevo l’ora di conoscerla.’ Lei sorrise. ‘Sei impaziente di cominciare, eh?’ ‘Be’, non posso negarlo’ ammisi. ‘Sai, la tua lettera mi ha incuriosita parecchio. Abbiamo decine di ragazze che lavorano per noi, ma in genere il ruolo per cui tutte fanno richiesta è quello di mistress. Tu, invece, vorresti ricoprire la parte di slave, se ho capito bene.’ ‘è così.’ ‘E vieni dall’Italia, giusto?’ ‘Dalla Toscana.’ Soraya mi rivolse uno sguardo perplesso. ‘La Toscana si trova in Italia’ mi affrettai a rispondere. Nel frattempo eravamo giunte nell’ufficio della FetishBraz. Si trattava di una stanza piccola e arredata spartanamente, con una pesante scrivania di legno collocata nel bel mezzo della sala e una mezza dozzina di armadietti metallici addossati alle pareti. Gli scaffali di questi ultimi erano ingombri di cassette vhs, cd-rom, sacchetti di plastica dal contenuto indefinibile, telecamere digitali e riviste di sadomasochismo. Soraya sedette sulla sua sedia da ufficio e mi fece cenno di accomodarmi a mia volta. ‘Lascia che te lo chieda. Davvero sei venuta fin qui dall’Italia al solo scopo di recitare nei nostri film?’ Risposi senza riflettere. ‘Sì.’ ‘Perché tanto interesse?’ ‘Perché sono una schiava.’ ‘Sì, ho capito che vorresti quel ruolo, e per quel che mi riguarda non ho alcun problema a ...
    ... dartelo, ma” ‘No, non mi sono spiegata’ dissi. ‘Io sono una schiava. Lo sono sempre. Anche al di là della finzione cinematografica.’ Sul volto della signora Soraya vidi comparire un’ombra di sorpresa. ‘Dici davvero?’ ‘Certamente.’ ‘Okay, allora mettiamo che io ti ordini di baciarmi le infradito.’ Sollevò le gambe sulla scrivania e mi piazzò entrambi i piedi a pochi centimetri dal mento. Calzava ancora le sue ciabattine, che erano consunte dall’uso e molto impolverate. ‘Tu cosa faresti?’ Deglutii un grumo di saliva amara. Mi sembrava di avere già in bocca il sapore di quelle suole deformate e nerastre, e per un attimo provai il desiderio di chinarmi su di esse e leccarle di mia iniziativa. ‘Lo faresti davvero?’ ‘Senza alcuna esitazione’ affermai. ‘Vuole che lo faccia adesso?’ Lei sorrise divertita, sollevò un piede e con la suola dell’infradito andò a strofinare la punta del mio naso. ‘Più tardi ti metterò alla prova. Prima, però, vediamo di sbrigare le formalità burocratiche, okay?’ ‘Come desidera, signora Soraya.’ ‘Iniziamo da ciò che sai fare. Hai già avuto esperienze in questo campo?’ ‘Come schiava o come attrice di film feticisti?’ ‘La seconda, ovviamente.’ ‘No, nessuna esperienza. Mi auguro che questo non pregiudichi la mia candidatura.’ ‘Puoi tranquillizzarti. Nella nostra professione non sono richieste particolari doti recitative. L’importante è che tu non ci faccia perdere tempo.’ ‘Oh, non sono qui per questo.’ ‘Te lo dico perché è meglio mettere le cose in chiaro fin da ...
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