1. Prologo: un'orgia di paese


    Data: 25/04/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: fairy_land, Fonte: Annunci69

    ... oscenamente dilatato e lucido.
    
    Quel trattamento fece gemere la ragazza ancora sottosopra a causa dell’orgasmo potente che l’aveva colta. Poi si rilassò completamente accasciandosi per terra.
    
    “Ci vediamo Miske” disse poi una volta rivestita, si sistemò i capelli arruffati e uscì sorridente e soddisfatta dal fienile, lasciando il ragazzo con ancora i pantaloni slacciati e i capelli che parevano un cespuglio arruffato.
    
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    Unnico faceva un bagno caldo in una tinozza, soddisfatto di come erano andati gli affari per quella giornata. Aveva venduto più schiave di quanto si sarebbe mai aspettato in quel paese del cazzo, adesso finalmente dopo aver sbarazzato un po’ di peso inutile sarebbe potuto partire alla volta della Capitale.
    
    Sorrise di felicità, pensando al clima mite e tiepido dell’eterna città Splendente. Si avvicinava la vera vendita in cui avrebbe guadagnato una fortuna, un intero lotto di schiave barbare, tutte bellissime.
    
    Il mercante aveva girato un anno intero per tutto l’impero, scegliendo le migliori, le più belle. Le si riconosceva a prima vista, innanzitutto avevano un marchio speciale, un cerchio sulla caviglia, e poi non parlavano greco, nè latino, nè arabo.
    
    Alcune, quelle che erano lì da più tempo parlavano il greco, spesso male e con un accento terribile tipico delle terrestri.
    
    Ma si disse che non era un problema, le schiave barbare erano tanto richieste soprattutto quando ignoravano la lingua comune. Gli uomini che le acquistavano le ...
    ... volevano ignoranti e spaurite, tuttavia Unnico dovette riconoscere che dopo un po’ di addestramento diventavano formidabili. Ne aveva conosciute alcune che vivevano con il solo scopo di esaudire ogni minimo desiderio del proprio padrone.
    
    Tutti le volevano e lui era famoso in ogni luogo dell’impero per il commercio di queste vere e proprie rarità. Persino i nobili quando ne volevano qualcuna nel loro harem chiamavano lui.
    
    Il mercante sorrise anche l’imperatore in persona ne desiderava una, l’uomo sperava di poterlo incontrare personalmente ma non si faceva troppe illusioni. Sarebbe venuto qualcuno per suo conto. In fondo le terrestri erano ritenute merce di contrabbando, anche se ogni uomo che se le poteva permettere le desiderava.
    
    Unnico pensò alla richiesta particolare che gli era arrivata. L’imperatore la voleva vergine, e lui ne aveva una perfetta che era da poco entrata a far parte del suo lotto.
    
    Una bella ragazza mora, dagli occhi verdi. L’aveva trovata sul ciglio della strada svenuta, aveva probabilmente appena attraversato un portale casuale tra il loro mondo e quello dei terrestri. Balbettava delle frasi confuse e non ricordava nulla, aveva parlato in italiano chiedendo aiuto, ne era quasi sicuro avendo avuto già un’altra italiana rivenduta poi al principe di Persia.
    
    Il mercante sorrise, l’imperatore era un ragazzo molto giovane, e vista la sua esperienza i ragazzi giovani preferivano schiave esperte, magari più grandi.
    
    E le terresti specie quelle ...