La Regina della spiaggia
Data: 24/04/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Sesso di Gruppo
Racconti Erotici,
Etero
Voyeur
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... lei lo sapeva bene, era la durata. Poteva scoparla anche per un’ora senza mai venire, sebbene fosse conscia che l’eccitazione di quella situazione lo avrebbe per forza costretto ad accorciare i tempi. Ma non era un problema, in fondo anche lei era eccitata a dismisura e si sentiva ormai già vicina al culmine.
Mollando la presa dall’uccello del ragazzo italiano, Laura si sfilò anche quello di suo marito dalla fica e si girò di nuovo a pancia in su. Poi guardò Antonio negli occhi, e autoritaria gli disse: «Fammi godere come una gran puttana».
L’uomo non si fece pregare: la afferrò da sotto le cosce larghe, sollevò il bacino di peso e ricominciò a penetrarla. Ad ogni affondo, i suoi grugniti erano sempre più intensi. E anche lei non si tratteneva, ormai quell’angolo di spiaggia era diventato il set di un film hard, nel quale ognuno poteva dare sfogo ai propri istinti più animaleschi. Intorno alla coppia ora c’erano almeno sei o sette uomini che si segavano furiosamente, pronti a manifestarle tutto il proprio godimento.
Decisivo fu il suo ultimo invito: «Sborratemi, maiali!» urlò con quanto fiato aveva in corpo.
Uno dopo l’altro gli uomini iniziarono ad eiaculare, ...
... riempiendola col proprio sperma sul corpo, sui seni, sul viso. Anche per Laura fu il colpo di grazia: l’eccitazione per questa particolare doccia su una spiaggia pubblica le diede l’ultimo brivido che le serviva per esplodere in un violento orgasmo, a cui seguì subito a ruota quello del marito, che sollevandole ancora di più il bacino le venne dentro.
Pochi minuti più tardi, la folla si era diradata. Laura e Antonio avevano ricominciato a prendere il sole come se niente fosse, lei ancora ricoperta di sperma in diversi punti del corpo. Gli altri bagnanti erano tornati alle loro solite attività, alla ricerca magari di qualche altro spettacolo con cui potersi sfogare.
Il sole stava già ormai iniziando a calare, quando la coppia si incamminò sulla passerella di legno per fare ritorno in albergo.
«Amo, sono quasi le otto» disse lui, facendola sobbalzare.
Laura frugò nella borsa, tirò fuori il cellulare e tra le chiamate recenti selezionò il primo contatto.
«Pronto?… Sì, ciao tesoro! Come stai?… Hai fatto un po’ di compiti oggi?… Bravo… E dalla zia vi state divertendo?… Tua sorella è ancora fuori?… Sì, io e papà stiamo bene… Certo tesoro, tranquillo che ci vediamo presto».