Ninfomania di vita – cap.4 “la ninfa incontra un lupo”
Data: 21/04/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Eriaku, Fonte: Annunci69
... infatti stati un altro paio di episodi dopo la sera della festa, con lo stesso triste risultato. Per di più quando aveva preso una mano di lui e se l’era piazzata fra le gambe frementi, il giovane le aveva fatto una ramanzina dicendo che era sbagliato! Dopo averle riempito la mano di sperma con appena due carezze, santo cielo!
Non sapendo ancora come mettere la parola fine, Ada prendeva tempo evitandolo e nel mentre cercava di spegnere il fuoco della sua lussuria con sessioni sempre più assidue di masturbazione, sempre più spesso spiando i rudi incontri fra la madre ed il contadino.
Fu di nuovo il destino, o forse Eros, a dare una svolta alla sua vita.
Era inginocchiata dietro il fenile, nel medesimo punto dove spiava il nonno a suo tempo, il vestito tirato su alla vita, le mutandine abbassate alle caviglie.
Una mano a stuzzicarsi il clitoride e l’altra ad aprirsi il culetto, con il volto premuto alla parete osservava la madre sottoposta ad una violenta missionaria. Antonio le stava pompando il nerboruto uccello nella passera, pistonandola senza sosta. Le lingue intrecciate, alle orecchie di Ada arrivavano solo gli ansiti dei due misti al ciaff ciaff dei testicoli che sbattevano sulle terga materne e al rumore della paglia smossa.
Non si accorse dell’ombra alle sue spalle, finché non sentì una mano sulla bocca. Un’altra mano, grossa e maschile come la prima, le aveva afferrato saldamente ma senza cattiveria il braccio destro, fermando il ditale anale che si ...
... stava somministrando.
Un alito caldo e profumato di menta al suo orecchio: “Shh…”. Una scia di baci dall’orecchio al collo e la ragazza, con la mente annebbiata dalla voglia ed ancora preda della sorpresa, smise di divincolarsi e sì lasciò fare.
Il braccio le venne liberato ed una mano sui reni la spinse gentilmente a quattro zampe. Qualcosa di caldo e duro si poggiò sul suo sederino, e Ada come un automa rilassò i muscoli pronta a riceverlo.
Un cazzo, il primo dopo oltre un anno, si fece strada nelle sue budella.
Il suo amante sconosciuto le arrivò fino in fondo con un'unica lenta spinta, una mano sempre a tapparle la bocca, mentre con l’altra le prese un fianco. La giovane sentì le palle poggiarsi sulle natiche ma fu solo un attimo. L’uomo, chiunque fosse, si fece indietro per poi invaderla di nuovo di scatto. E così altre due o tre volte finché il canale posteriore della ragazza non si adattò alle sue dimensioni, allora diede il via ad una rapida e profonda inculata.
Ada godeva sotto quei colpi, sentiva la fica aperta e gocciolante mentre a bocca aperta ansimava sulla mano che attutiva i suoi ansiti.
Il culetto pieno di cazzo, dopo così tanto! Finalmente aveva ritrovato ciò che le era mancato a lungo. Lungi dal ribellarsi in alcun modo prese a leccare quelle dita sconosciute in segno di ringraziamento, impossibilitata a far altro. Il suo uomo, perché nella mente era così che lo percepiva, con la sua presa salda la teneva ferma mentre le scardinava l’ano con ...