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Io e Giovanni, parte quarta
Data: 20/04/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti
... d’accordo a non mettere disagio Giovanni per quella sua limitazione. Ci sarebbero sicuramente state altre occasioni, da come si erano svolti i fatti, immersi nella vasca, avvolti dalla schiuma, Lidia pronunciò le lodi per la prima volta di Giovanni, auspicando una visita successiva a breve. Per me va bene, si affrettò a dire l’amico subito aggiungendo: se va bene a tutti. Una sonora risata concluse quella scena, il gioco era fatto, continuammo il nostro bagno chiacchierando del più e del meno fino al rientro. Quella sera Giovanni dormì da me. Si andò aletto presto perché la prestazione sessuale lo aveva provato. Poco dopo mezzanotte mi svegliò chiedendomi di fare l’amore, si era svegliato molto eccitato e non riusciva più dormire. Come potevo dirgli di no! Lo scopai piano e riuscii a mantenermi calmo evitando la sborrata precoce, sottolineavo ogni pompata con il racconto di quello che lo avevo visto fare a Lidia nel pomeriggio. Per la prima volta lo sentivo mugolare piano e verbalizzare qualche “sii, ancora, dai, dammelo tutto, spingi che mi sento pieno….”. continuammo finché non mi chiese di dargli il caldo latte che avrebbe conciliato il sonno. Volevo cercare di fare dello spirito chiedendogli se lo voleva in bocca, ma quasi in tono di rimprovero rispose che dovrei sapere ormai dove lo dovevo mettere. Così deposi il mio piacere notturno nel suo caldo astuccio prima di scivolargli a fianco e addormentarmi con il cazzo madido dei suoi umori. Avevamo aggiunto alla nostra esperienza qualcosa di veramente grande. Il giorno dopo mi sentii al telefono con Lidia e l’entusiasmo con il quale mi invitò a programmare un nuovo incontro, fu la prova del successo che aveva avuto l’esperienza a tre. Non vedo l’ora di celebrare la prossima puntata disse sogghignando. Fissammo il pomeriggio di mercoledì della settimana successiva, era il giorno libero per tutti. Quando lo comunicai a Giovanni, gli brillarono gli occhi e portò subito la mano a massaggiarsi la patta.