Io e Giovanni, parte quarta
Data: 20/04/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti
... maliziosamente. Giovanni si apprestò ad un cunnilinguo nascondendosi fattivamente tra le cosce dell’amica. Lei si espose tutta alle sue voglie, ma mi attirò a se per regalarmi uno dei suoi voraci pompini. La cosa era esilarante, pensavo che avrei sborrato precocemente per l’eccitazione, ma il mio cazzo era talmente teso da sembrarmi quasi anestetizzato. Giovanni leccava e mordeva, a tratti Lidia lo pregava di continuare o di smettere o di andarci piano. Lui era talmente perso nella pratica che risultava fradicio degli umori della donna, dalla fronte imperlata, al mento gocciolante.
Lidia gorgogliava col mio cazzo in bocca, mugolava per il capolavoro di Giovanni nella figa e per il mattarello che si stava lavorando in bocca. Continuò così per una mezzoretta, con qualche variante: si smenazzava il mio cazzo leccando le palle e la cappella e alzava le gambe per permettere a Giovanni di passarle bene il perineo e l’invaso del culo che io sapevo sempre pronto a ricevere il cazzo al momento della sborrata. Oggi la cosa si stava presentando intrigante pensai e provai a dirglielo, ma togliendosi il cazzo dalla bocca mi disse quasi sogghignando, che oggi aveva intenzione di divertirsi più del solito.
Si stese sul divano e trascinò letteralmente Giovanni sopra di lei, facendolo soffermare tra i seni generosi, dove l’amico parve nuovamente perdersi tra le morbide rotondità ed i puntuti capezzoli. Leccava e mordeva senza sosta, pago solo della scoperta di quel corpo chissà quante ...
... volte sperimentato negli anni senza essere mai completamente svelato vista la reazione compiaciuta di Lidia alle attenzioni dell’amico. Ma i convenevoli erano finiti! Aprì le gambe e offrendogli nuovamente il gioco del mordi/baci in bocca, si invaginò tutto il cazzone dell’amico in un’unica soluzione. Lo capii senza guardare, dal gemito indescrivibile di Giovanni.
Non poteva infatti sfuggirmi l’evento, il culetto dell’amico era letteralmente imprigionato tra le solide gambe della donna che aprendosi completamente come ben sapevo, si lasciava ravanare la pagnotta regalando emozioni da fica indimenticabili. Giovanni iniziò a pompare come un forsennato staccandosi dalla bocca, puntando i pugni sul letto all’altezza dei fianchi. Mi aspettavo da un momento all’altro che gli uscisse la bava dalla bocca vista l’emissione ritmica di rantoli e mugugni. Io stavo li col cazzo marmorizzato dandomi qualche colpo di sega, a contemplare la scena.
Lidia mi lanciò uno sguardo soddisfatto, aveva gli occhi lucidi per il piacere che il cazzo di Giovanni le stava procurando. Che fai li mi chiese, vieni qui, non sarai mica geloso, adesso lo vedi come mi scopa sto mandrillo, sono in un lago di broda ma ce n’è per tutti e tre, vieni qua vicino, adesso lo fermiamo un po’ perché bisogna fargli un po’ di scuola. Detto questo, gli cinse la schiena con le gambe bloccandolo ben piantato ed iniziando lentamente a roteare il bacino. Cambiamo gioco gli suggerì. Giovanni sorrise, era sudato, la pelle ...