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Effe ed i suoi ammiratori
Data: 20/04/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: Maxxximissimo, Fonte: RaccontiMilu
... poco tempo gli uomini si rivestirono. Presero i panni della donna e buttandoli a terra dissero: ‘hai visto? Dicevo io che l’avresti pagata a caro prezzo!’ e scambiandosi il cinque con uno dei suoi approfittatori fecero per uscire dalla roulotte. Andarono via tutti. Effe ci mise un po’ ad alzarsi e rivestirsi. Quando entrò in macchina era cosciente che quell’incubo era finito ma la sensazione di disagio e sottomissione era rimasta in lei. — Erano circa le 12:00 ed Effe, dato che la scuola era finita si dedicava alla casa, facendo i classici lavoretti. Era sola, in disabillè e si era da poco messa a lavare il lampadario in casa. Aveva attrezzato lo scaletto con secchio d’acqua e munita di voglia ed un po’ di olio di gomito si era messa a l’opera. Il suono del campanello la colse di sorpresa, chi poteva mai essere? Non aspettava nessuno. E soprattutto conciata com’era non avrebbe potuto accogliere persone in casa. Indossava quei classici vestitini a bretelline da casa, con fantasie oscene lunghi oltre il ginocchio. Non portava il reggiseno ed i suoi lunghi capelli neri erano raccolti da un codino per non intralciare il lavoro. Chiese chi fosse. Con sorpresa era venuto a trovarla suo nipote Ross, così aprì la porta e lo fece accomodare. Classici convenevoli. Un bacetto per salutarsi le classiche domande sul motivo per il quale fosse passato e successivamente chiese se gli poteva offrire qualcosa. Di buon grado Ross accettò, con l’obbligo che anch’essa avrebbe ...
... dovuto farlo compagnia. Versò due bicchieri di thè freddo e si sedettero al tavolo. Effe notò che il ragazzo non riusciva a mantenere l’attenzione sulla discussione perché attratto dal suo prorompente seno. Dopo l’ennesima occhiata che Ross dedicava alle sue tette, Effe con fare gentile si scusò con il nipote ed alzandosi andò nell’altra stanza. Ritornò dopo qualche istante con in dosso una t-shirt colorata molto larga che non faceva intravedere più niente. Si erano fatte le 13:00 passate e la zia dato che dopo un po’ di disattenzione iniziale del nipotino, subito recuperata, la conversazione era diventata piacevole e soprattutto perché lui non l’andava mai a trovare lo invitò a fermarsi per pranzo. Ross accettò e così nel mentre la zietta cucinava lui si sedette sul divano a guardare un po’ di tv. Dopo poco andò in bagno a lavarsi le mani, era pronto il pranzo. La sua attenzione una volta entrato nella stanza da bagno fu rapita dagli indumenti intimi che c’erano sulla cesta dei panni sporchi. Come un falco si fiondò sugli indumenti e prendendo una mutandina prima ed un reggiseno poi li portò sul viso facendosi rapire da quel profumo inebriante di donna. Se li strusciava sul viso e preso da un istinto irrefrenabile prese le mutandine e cacciando la lingua le leccò nella parte dove toccavano la fica della zia. Solo la voce di Effe lo fece rinvenire: ‘E’ pronto, fai presto?’ Così posò il reggiseno nella cesta e senza pensarci su due volte si mise le mutandine in tasca. Si ...