1. Come un’ombra


    Data: 17/04/2024, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... disorientata e vado a letto senza un’idea, il sonno allontana smuovendo i veli del tempo, poiché mi ritrovo una diciassettenne alle prese con le prime emozioni in un college inglese con dei ragazzi più grandi, mi trovo seduta sul letto con la mano sulla bocca e il respiro corto. La notte fuori &egrave buia, senza una stella e non so come ritrovarlo, poi penso come lui possa aver trovato me e so che ci rivedremo. Oggi &egrave sabato sera e sto per avventurarmi nell’ultima giornata, non ho appetito e guardo le coppie che s’abbracciano in un tardivo picnic, un’automobile accosta al marciapiede mentre torno all’albergo, &egrave una Bentley e il sorriso dell’autista mi fa capire molte cose, allora salgo:
    
    ‘T’avrei riconosciuto dovunque, sai’.
    
    ‘Non m’hai detto nulla’.
    
    ‘Non so, mi sembrava di sciupare qualcosa. Sei sempre così impulsiva?’.
    
    Il suo scherzo lieve mi porta a riconsiderare ciò che &egrave accaduto, quello che avrei voluto nel chiedermi che cosa accadrà attualmente in questa macchina dai sedili in pelle, dai vetri scuri e perfino discreti:
    
    ‘Non so, forse in fondo lo sapevo’.
    
    Di nuovo la carezza, di nuovo quel calore insinuante e quell’intimità crescente fatta di silenzi e di desiderio, un sussurro in cui ritrovo la dolcezza della passione della prima volta e l’ansia di chi vuole vivere il presente. Al momento lo sento pulsare contro la mia mano, lo stringo in una lenta spirale con le dita prima di liberarlo per un istante, soltanto per catturarlo tra le ...
    ... labbra, in ginocchio tra le sue gambe, lui sussulta al tocco della mia lingua abbandonandosi contro il sedile con un sospiro. Io voglio creare nuovi ricordi per quando lui tornerà alla sua vita, io di rimando alla mia, dato che voglio captare il suo vigore sciogliersi nella mia bocca, però non ho il tempo. Non &egrave mai stato un ragazzino inesperto con me e come un’ombra dal mio passato ritorna a mostrarmi il suo desiderio, sdraiandomi in modo d’avermi aperta sotto di lui, finché la mia bocca lo accoglie ancora una volta, la sua lingua gioca nel mio ventre fino a farmi implorare, però &egrave tanto dolce quanto impietoso, deciso quanto ardente.
    
    Sono quasi inanimata, irriflessiva e scriteriata quando finalmente mi prende riempiendo le mie carni con la sua durezza, possedendomi di nuovo e ancora una volta lasciandosi avvolgere dalle ondate del mio piacere rinnovato. Dopo un tempo che non abbiamo diviso insieme, un istante di fusione totale, di due corpi che s’appartengono, di due ritmi che diventano uno soltanto, di due respiri che annebbiano i vetri velandoli con la stessa umida estasi. La notte fuori &egrave fresca, però l’aria &egrave limpida, chissà dov’&egrave l’autista. Gesti, parole, risate, perché tutto si dissolve nelle ore successive a quest’alba ancora incerta che mi vede chiudere la valigia e risalire su d’un aereo. Tuttavia non so come qualificare questo momento, comunque lasciarlo addormentato mi &egrave sembrato come una porta aperta sul realizzabile, non ...