1. La trasformazione di Jennifer – Cap.2


    Data: 12/04/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: me1268, Fonte: RaccontiMilu

    ... schizzi d’acqua ovunque e mentre Marco si allontanò pianse. Ma rimise in ordine.
    
    Marco intanto andò in salotto e si sedette sul divano. Prese il suo iPad e cominciò a giocare. Dopo nmezz’ora carponi entrò Jennifer dicendogli che il bagno era in ordine. Al Marco, guardandola, le disse che voleva giocare un po’. Prese un foglio di carta e lo appallottolò. Lo lanciò e disse a Jennifer di andarlo a prendere e riportarglielo. Lei si avviò carponi. Lui la fermò e le disse: devi sculettare come la cagna che sei e soprattutto devi essere felice di farlo e quindi scodinzolare allegramente. Il gioco andò avanti una decina di minuti con lei che correva dietro alle palle di carte e le riportava con la bocca. Le ginocchia le facevano male. Ma il dolore più grande era dentro di lei. L’umiliazione sempre più evidente. Quell’ultimo lancio arrivò in un angolo. Lei sculettando arrivò, si fermò e pianse. I singhiozzi erano forti. Marco non disse niente si avvicinò, le accarezzò la testa e le sussurrò: lo so è difficile, ma ce la puoi fare. Lei lo pregò di smetterla, che non ce la faceva più e lui smise, si mise dietro di lei, era eccitatissimo, e la penetrò. La scopò per un bel po’, lei piangeva e godeva, era a pecorina e sentiva il suo grosso membro andare su e giù. A un certo punto ebbe un orgasmo immenso. Si lasciò andare completamente. Lui continuava il suo movimento, lento, costante, con quell’arnese di carne che sfiorava le sue pareti e la faceva impazzire. Poi Marco la fece girare, ...
    ... così poteva vedere il suo bellissimo viso, ancor più bello ora sfigurato dall’orgasmo e con le righe delle lacrime. Continuò a muoversi dentro di lei e intanto cominciò a giocare con le sue belle tettone. Lei era in suo potere. Poteva farci quello che voleva e ci stette un’altra mezz’ora dentro di lei e Jennifer ebbe altri 2 orgasmi. Finalmente anche Marco, con un urlo roco e gutturale venne. E il suo seme caldo inondò il ventre di Jennifer. Sembravano litri. Poi uscì, appoggiò alla bocca di Jennifer il suo membro e lei senza che Marco le dicesse nulla, lo pulì per bene con la sua lingua e la sua bocca. Soddisfatto, Marco si alzò e andò al divano. In quel momento a Jennifer venne in mente con orrida paura che non era coperta, non usava pillola e nessun contraccettivo.
    
    –Marco sono senza contraccetivo
    
    –Come cazzo mi hai chiamato????
    
    –Scusi padrone ma…non uso contraccetivo
    
    –E a me che cazzo me ne frega?
    
    –Beh ma io….
    
    –Intanto ti meriti una bella punzione per avermi chiamato per nome
    
    Prese la frusta, si avvicinò a lei e le chiese: quante te ne meriti? Lei non rispose. Ok faccio io, 5 frustate sulla tetta destra e 5 sulla sinistra. In ginocchio. Prendi il capezzolo e tiralo verso l’alto e non lasciarlo. E partì la prima frustata, il dolore fu insopportabile, si lasciò cadere e lui continuò a frustarla ovunque, una, due, tre, dieci volte, sempre più forte e sempre più rabbioso. Poi si fermò, e le disse, vestiti e vattene. Mi fai schifo. Adesso pubblico tutto. No ...