1. La trasformazione di Jennifer – Cap.2


    Data: 12/04/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: me1268, Fonte: RaccontiMilu

    ... voltarsi, la osservò a lungo e lei arrossì per la vergogna. Poi le ordinò di spogliarsi completamente nuda, e di tenere solo le scarpe col tacco. La vergogna fece avvampare la povera Jennifer che eseguì l’ordine come un automa. Marco la trovò meravigliosamente umiliata e sottomessa, ma non ancora come voleva lui. Una volta nuda, Marco le ordinò di andare nello sgabuzzino e di prendere il grembiule e metterselo. Lei eseguì, andò, lo infilò e si sentì ancora più sconcia. Le copriva parzialmente il seno, che però non riusciva a starci dentro, aveva una quarta soda e niente non ci stava proprio. Il sedere era completamente scoperto e il davanti si vedeva e non vedeva. Tornò da Marco che le ordinò:
    
    –Ora mani dietro la schiena
    
    –Si padrone
    
    –Brava così, vedi che a volte capisci, come le brave cagne
    
    –Si pad..pad…rone
    
    –Adesso inginocchiati
    
    –Si padrone. E si inginocchiò
    
    –Bene adesso girati e appoggia la guancia destra al pavimento.
    
    Lei eseguì, e lui disse ancora: bene questa sarà la tua posizione standard, e al mio ordine dovrai eseguire; l’ordine sarà: in posizione, hai capito?
    
    –Si Padrone.
    
    –Brava la mia cagna.
    
    –Ora dobbiamo testare le punizioni. Qui ci sono gli strumenti: una racchetta da ping pong, un frustino in ecopelle e infine il frustino di metallo rivestito, estremamente doloroso. Ora li testeremo sul tuo bel culo, ma se non farai la brava e non eseguirai per bene li userò anche sulle tue tettone da troia. Non devi urlare, perché se lo farai ...
    ... andrai in punizione. Hai capito cagna?
    
    –Si padrone
    
    Partiamo dalla racchetta. Marco osservava compiaciuto i due buche di Jennifer che erano spalancati davanti a lui. Il piccolo orifizio anale e le due belle labbra di Jennifer. Aveva una voglia matta di usare entrambi i buchi. Tempo al tempo si diceva.
    
    Jennifer sentì un sibilo e poi un colpo forte, rumoroso e doloroso, senti la chiappa destra formicolare e poi infiammarsi ma non urlò, sopportò. Marco prese il frustino lo vibrò nell’aria e la colpì ancor più forte. Jennifer sentì un dolore lancinante come se le avessero ustionato il culo, ma niente, sopportò, versando solo una lacrima. Marco prese l’ultimo strumento e con cattiveria le vibrò un colpo durissimo. Sentì un dolore mai sentito, il culo le si arrossò e una striscia rossa si formò subito gonfiandosi. Pianse e rotolò da un lato tenendosi le chiappe arrossate con le mani. Ma non urlò. Sopravvisse alla tortura. Marco allora le disse di muoversi e di seguirlo subito, lei fece per alzarsi e sentì una mano appoggiarsi alla spalla e la voce canzonatoria del suo aguzzino dirle di stare pure carponi, che quella era la posizione giusta per lei. Jennifer seguì Marco e si vedeva la sua ombra carponi con lui davanti. Arrivarono davanti a una porta, che Marco aprì e dopo aver acceso la luce le disse:
    
    –Allora, questo è il mio bagno, e hai un’ora per lustrarlo come si deve, hai capito?
    
    –Si padrone…
    
    Poi guardandosi attorno trasecolò, era sporco, puzzava, sembrava non ...
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