Danilo e federico - parte i: il serpente che si morde la coda (8)
Data: 11/04/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: vgvg91, Fonte: Annunci69
... scisso in due: la mia mente non voleva essere lì, ma il mio corpo, a quanto pare, aveva già ceduto alla maestosità virile del mio “sequestratore”, memore dei precedenti trattamenti ricevuti.
Danilo mi diede un secondo schiaffo sulle natiche: era violento e il rumore si diffondeva nella camera da letto. Emisi un urletto causato dal dolore sordo. Poi ne arrivò un terzo, mentre si sporgeva verso di me e mi tirava i capelli: mi sospirò nell’orecchio, i miei occhi si ribaltarono all’indietro. Poi lasciò la presa e mi spinse la testa verso il materasso.
Facendosi ancora più vicino, mi prese dai fianchi e cominciò a strusciare la sua verga enorme sul mio buco. Ancora una volta, provai la sensazione di essere scollegato mentalmente dal mio corpo, quando il mio cazzo cominciò a gocciolare pre-sperma, visibilmente eccitato. Quando, però, cominciò a spingere senza troppe remore la sua virilità nelle mie viscere, mi resi conto che quello sarebbe stato solo l’inizio.
«No…» mugolai io, sebbene fossi consapevole che le mie richieste non avrebbero sortito alcun effetto. In effetti, per tutta risposta, la presa sui miei fianchi si fece più solida. Non che ce ne fosse bisogno, non potendo muovermi di un solo centimetro, ma quel gesto marcava il suo possesso su di me.
«Oh sì…» lo sentii gemere, mentre il suo cazzo affondava centimetro dopo centimetro. Il dolore fu lancinante e urlai con quanto fiato avevo nei polmoni. La penetrazione mi dilatò a dismisura: non prendevo il suo ...
... cazzone da due mesi, e le pareti del mio ano avevano avuto il tempo di restringersi. Fu come riceverlo per la prima volta. Le gambe tremarono violentemente, mentre affondava in me senza pietà. Il mio cazzo sobbalzò, producendo altro liquido. Poi, avvertii i peli del suo pube toccare il mio culo: era completamente dentro di me.
«Devo ammettere che il tuo culo è sempre sensazionale» fece lui, in evidente stato di elettrizzante eccitazione per quello che aveva davanti ai suoi occhi. Cominciò a muovere il bacino, ma non ci fu un aumento graduale della velocità: fu, dal primo istante, un martello pneumatico. Strabuzzai gli occhi: la sua forza era impressionante e mi sbatteva senza pietà.
Sentii le pareti del mio retto tese all’inverosimile, di lì a poco avrebbero cominciato a lacerarsi. Strinsi le mani, attendendo il peggio. Danilo mi fotteva con colpi rapidi e decisi, tenendo le mani ancora sui miei fianchi. Poi, senza preavviso, fece partire altri tre schiaffi poderosi in sequenza. Urlai tutte e tre le volte che la sua mano produsse il rumore sordo sulle mie chiappe.
Sentii la sua imponenza fisica avvicinarsi al mio viso, mentre manteneva il ritmo della scopata e disse con voce rotta dal piacere: «Urla pure quanto vuoi, piccolo. Casa mia è perfettamente insonorizzata, e poi i tuoi gemiti non fanno altro che eccitarmi di più». Con un ringhio feroce, portò entrambe le mani sul mio collo e ritrasse il busto. Mi sentii strattonare verso di lui dalla gola, le braccia legate alla ...