1. La lavatrice rotta


    Data: 10/04/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: nadiagang69, Fonte: RaccontiMilu

    ... dalla camera. È sdraiata nell’altra parte del letto matrimoniale ed è a gambe larghe completamente nuda. Mi affretto e lei mi sussurra, “non essere rude, comincia piano ti guido io”. Mentre dice queste parole mi prende la testa fa le mani e la guida vicino ma non proprio sulla passera. È profumatissima, depilata quasi completamente, fa bella vista un triangolino rasato appena sopra l’attacco delle grandi labbra che sono così ben visibili, faccio fatica a deglutire. La bacio sull’interno coscia e proseguo fino alle grandi labbra. “Tira fuori la lingua e fammi vedere cosa sai fare” sono le sue parole mentre mi guida la testa più in su. Comincio a leccarle in verticale con un lento su e giù sulle grandi labbra e sul clitoride che prendo fra le labbra e sento ingrossare. Partono i primi mugolii, “bravo continua così”. Leccare la passera è una delle parti che mi piacciono di più del sesso, anche più di quando mi fano un pompino a meno che sia fatto da chi lo fa per passione e non per farti un piacere. Insisto ed uso la lingua come un piccolo pene penetrandola in parte e sentendo i suoi umori, si sta bagnando ed il livello di gemiti cresce. Mi prende per i capelli e mi spinge sempre più sul sesso. Barbara geme e sussulta, inarca il bacino ed inizia quello che sembra un orgasmo, dura circa 30/40 secondi dopo di che il bacino torna a sdraiarsi sul letto e lei, come se niente fosse: “Grazie per i due lavoretti, posso considerare il secondo come ringraziamento per il primo e quindi ...
    ... evitare di farti fare la solita torta da mia mamma?” “Direi di sì ma ad una condizione, che il secondo non resti isolato”. Ho rotto gli argini ormai sono in confidenza. Lei sa che non posso sputtanarla andando in giro a raccontare quello che è successo per non rischiare che mia moglie lo scopra. “Si può fare, ti considererò come fornitore ufficiale di leccate di passera, scusa se non ti faccio un bocchino ma sono veramente in ritardo, diciamo che non sono in debito ma che farò in modo da esserlo presto e potrò fartene uno”. La spigliatezza con cui dice queste cose parlando di un argomento che per la mia generazione è quasi un tabù (almeno trattato in modo così esplicito da ginnastica da camera), fa aumentare la “stima sessuale” che ho di lei, appena solo sono sicuro che mi farò una sega pensando a lei. Sto per uscire quando mi dice: “ancora un momento, lasciami vestire così mi dici come sto”. Finisce di asciugarsi i capelli, intanto io mi sono seduto in soggiorno e leggo una rivista abbandonata sul divano. Dopo meno di 5 minuti esce indossando i vestiti che avo visto prima. La squadro completamente, questa volta senza timore di essere sgamato visto che mi ha chiesto lei di verificare ogni dettaglio e le faccio un fischio di ammirazione. “Ma devi uscire con un nuovo partner o veramente è un colloquio di lavoro?” le chiedo. “La seconda che hai detto, vado bene?” mi chiede. Lo/la metterai KO vai tranquilla. In quel mentre entra (ha le chiavi) sua mamma. “Ciao mamma, come sto?” ...