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La lavatrice rotta
Data: 10/04/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: nadiagang69, Fonte: RaccontiMilu
Francesco potresti venire? Ho bisogno di te. Ricevo un msg whapp, è la mia vicina, Barbara 30 anni, disegnatrice 1,70 capelli rossi lunghi, fisico asciutto con un paio di tettine della 2 abbondante ed un culo a mandolino che fa girare diversi uomini per strada nonostante sia sempre in jeans e sneakers quindi non venga “esaltato” da un tacco che lo spinge in su, non ce ne è bisogno. Io sono Francesco, 67 anni pensionato sposato e vivo con mia moglie sullo stesso pianerottolo di Barbara, nello stesso condominio abita, in altro piano, anche sua mamma. Barbara è la passione nemmeno tanto nascosta di mio figlio Nicola che di anni ne ha 28 ma che a parte qualche ciao ed interazione coi social e pur essendo uno che con le ragazze ci prende, con lei non riesce a provarci, troppo preso emotivamente. Quando Barbara chiama ci possono essere due motivi anche se per mia moglie ne esisteva inizialmente solo uno. Io sono bravino con le sistemazioni per cui di solito, e tutto è partito da lì, vado da lei per sistemare la lavatrice, un tavolo che traballa, cambiare la cinta di una tapparella od altri lavori del genere. Lei per ringraziare mi fa fare una torta da sua mamma. Qualche mese fa però, ormai ero di casa e mi muovevo non come un ospite ma come uno che quasi ci vive in quella casa, Barbara mi manda un messaggio, “ho un problema mi si è rotta la lavatrice mentre ero fuori ed ha perso un sacco di acqua, stasera ho un appuntamento importante e non ho tempo di tirare su tutto con lo ...
... straccio e stravolgermi, ricordo male o tu hai il bidone aspira liquidi?”. La chiamo vista l’urgenza: “si Barbara ho il bidone vuoi che venga subito?”, “Sei un tesoro se lo fai, non vorrei che l’acqua scenda al piano di sotto e sai come è noioso il signor Rossi”. Scendo in garage, prendo il bidone aspira liquidi e suono alla sua porta. Barbara mi apre in canotta e shorts leggeri, non indossa reggiseno e le sue tettine ballonzolano mentre si muove, l’occhio mi cade ovviamente, lei mi guarda e mi fa un sorriso a 32 denti “buongustaio” mi dice ridendo. Divento rosso come un peperone e mi dirigo verso il bagno di servizio dove so che c’è la lavatrice (come vi dicevo è quasi casa mia per quanto la frequento). “Devo uscire fra 1 ora e devo essere perfetta, ho un importante appuntamento di lavoro e sono nervosissima. Posso farmi la doccia?”. “Certo le rispondo, non ti darò disturbo, aspiro tutto e me ne vado tirandomi dietro la porta, mi serve anche uno straccio, il bidone tira su il grosso”. La vedo incamminarsi verso la cucina, si piega davanti al lavello sotto il quale tiene gli stracci, così piegata a 90° il suo culo negli shorts è fantastico, si intravvede il segno di un tanga ridottissimo. Nonostante la figura di merda di prima insisto nel guardarle il sedere ed anche stavolta se ne accorge. “Sei proprio un birichino, tieni lo straccio e grazie” quindi si dirige verso il bagno dove c’è la doccia. “Appena ho finito vado tirandomi dietro la porta d’ingresso, non preoccuparti per me e ...