1. Frate martino - 4


    Data: 05/04/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... Marcello annuì e, d’un tratto un profondo senso di vergogna invase frate Martino: quel gesto suggeritogli dalla passione gli apparve come qualcosa di sporco, ripugnante. Avrebbe voluto che non fosse mai successo.
    
    “Perdonami, - mormorò – avevo perso la testa.”
    
    “Devi andar via. – disse frate Marcello, troncando quelle recriminazioni – Devi fuggire subito, guai se ti riprendono…”
    
    “Vieni con me!”, fu la preghiera a cui frate Martino si aggrappò, nel tentativo di salvare un ultimo brandello di se stesso.
    
    Ma frate Marcello scosse la testa:
    
    “No… - rispose – non potrei mai darti niente. Posso capire i tuoi desideri, ma non ,sono i miei…”
    
    Frate Martino lo sapeva, ma quelle parole lo trafissero lo stesso.
    
    “In quella sacca, ti ho messo un po’ di roba… quel poco che ho potuto prendere, senza che frate Gesualdo se ne accorga. Ti basterà per qualche giorno. - disse frate Marcello, indicandogli un fagotto nell’ombra – Passa per la cappella di Santa Caterina, c’è un passaggio dietro l’altare: porta agli orti e poi verso il bosco della Portella, dove è più facile scavalcare il muro.”
    
    “E tu?”
    
    “Io sistemo qui, così nessuno si accorge di niente… Va, adesso, fra poco i monaci si alzano per le Laudi… Va, vai più lontano che puoi… e che Dio t’accompagni, fratello mio.”
    
    I due si abbracciarono.
    
    “Grazie.”, disse frate Martino.
    
    “Che Dio t’accompagni.”, ripeté frate Marcello.
    
    Frate Martino prese la sacca che l’altro gli aveva preparato e si avviò nell’oscurità. La ...
    ... fioca luce delle candele gli mostrò la via che gli era stata indicata e in breve il giovane camminava a passo spedito attraverso gli orti, mentre alle sue spalle risuonavano i primi rintocchi delle Laudi.
    
    Qualche ora dopo, mentre i primi raggi del sole cominciavano a tingere l’orizzonte, frate Martino si faceva strada nell’intrigo di rovi e cespugli che formavano il sottobosco della Portella. Anche se ormai tutti lo davano per morto, riteneva infatti più prudente tenersi lontano dai sentieri dei boscaioli e dei cacciatori.
    
    Erano tre giorni che arrancava in quella interminabile foresta in compagnia solo dei suoi pensieri. Ogni tanto mangiava un pezzo di pane o un boccone di carne secca, che l’amico gli aveva messo nella sacca; ogni tanto si sedeva ai piedi di un albero, cercando di recuperare le forze; non aveva neanche paura dei lupi, che ogni tanto sentiva ululare in lontananza, ma che gli stavano alla larga, quasi lo schifassero pure loro.
    
    La consapevolezza che per colpa della sua lussuria aveva rischiato di provocare la rovina di frate Marcello non gli dava pace.
    
    Ad un tratto, avvertì un tenue odore di fumo, indubbiamente segno di una presenza umana. Sul momento ebbe un moto di sollievo, pensò di raggiungere queste persone e chiedergli almeno come uscire da quella benedetta foresta. Ma subito dopo prevalse la prudenza, potevano essere briganti… Decise allora di scoprire chi fossero, prima di palesarsi. Muovendosi con la massima circospezione, seguì la traccia ...
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