Mio scopo mio cognato.
Data: 03/04/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: EroticStory, Fonte: EroticiRacconti
... stanza.» fa, e prima ancora che io possa rispondere, esce dalla stanza e cammina lungo il corridoio.
Qualsiasi altra persona mi sarebbe saltata addosso, o almeno avrebbe ammiccato in cerca di una mia qualsiasi reazione, ma ovviamente, con la fortuna che ho, non Adam!
Mi alzo dal letto sospirando bruscamente e percorro il corridoio con passo svelto e pesante. Apro di scatto la porta della sua camera e lui sobbalza dal letto.
«Che.. che succede?» mi chiede, spaventato.
Cerco di farmi venire subito qualcosa in mente, poi ecco l’illuminazione. «Ho preso una crema per le scottature stamattina.. me la spalmeresti sulla schiena per favore?»
Adam annuisce a disagio e io dentro di me ghigno.
Ovviamente non ho nessuna crema per le scottature ma ne ho sempre una con me, quindi la afferro dallo zainetto e torno da lui. Mi corico sul letto a pancia in giù e slaccio il peso di sopra del bikini.
«Su tutta la schiena per favore.. mi sento andare a fuoco..» mormoro con tono un po’ malizioso. «Il sole era davvero forte..»
Adam non risponde ma subito dopo inizia a massaggiarmi la schiena stando ben attento a non toccare punti che non dovrebbe. Mi godo il massaggio con qualche apprezzamento provocante che esce quasi involontariamente. Gemo di proposito e lui continua, ignaro di quello che in realtà vorrei toccasse con le sue mani.
«Dopo ti rendo il favore.» mormoro dopo poco. «Un po di crema non ti farà male.»
«No, non-.»
«Invece si.» insisto. «Sei proprio ...
... bravo comunque.»
Mio cognato in risposta fa una risatina imbarazzata e dopo qualche altro minuto gli chiedo di allacciarmi il costume e quasi devo costringerlo a coricarsi per farsi massaggiare.
Spalmo un quantitativo eccessivo di crema e mi siedo sul suo fondoschiena, iniziando a massaggiare le sue spalle muscolose. Nonostante non sia del mestiere devo ammettere di cavarmela egregiamente visti i suoi mugolii di apprezzamento.
«Hai male qui?» gli chiedo toccando un punto sotto la scapola, quando lui geme di dolore.
«Un po.» ammette.
Cerco di massaggiarlo più delicatamente e poi scendo al bordo del costume per poi risalire. Massaggio i lati della schiena, sui fianchi, e sento un’altro formicolio in mezzo alle gambe quando, andando verso la pancia, li infilo leggermente dentro il costume e lui rabbrividisce.
«Girati adesso.» gli dico. «Ho visto che sei parecchio scottato sul torso.»
Sto palesemente mentendo ma lui si gira comunque, sorridendo in un modo del tutto genuino, e io mi metto di fianco a lui. Gli sorrido prima di prendere la crema e versargliene un po’ addosso.
Inizio a spalmarla e lui chiude quasi subito gli occhi. Né approfitto per osservarlo un po’ meglio e l’occhio si sposta subito verso il suo sesso. Spalmo la crema per un po’, poi mi siedo in mezzo le sue gambe provocandogli un gemito strozzato e cerco di non guardarlo quando lui mi guarda con occhi spalancati.
Continuo a massaggiarlo concentrandomi un po’ di più sui capezzoli, che si ...