Ricordi adolescenziali (3)
Data: 01/04/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: neriandrea28, Fonte: Annunci69
... di piacere che però non riusciva mai a sfociare in un orgasmo, anche perché la durata del rapporto era piuttosto breve, Eddie non ci metteva molto a venire, come è logico per un adolescente. Perciò dovevo aspettare la sera, a casa, dove mi masturbavo e finalmente godevo anche io. Avrei voluto farlo mentre avevo il suo cazzo nel culo, ma la vergogna me lo impediva, sarebbe equivalso ad ammettere esplicitamente che mi piaceva prenderlo dietro. C'era un velo di ipocrisia nel nostro rapporto: io fingevo di prestarmi a fare il passivo, quasi di malavoglia, solo per compiacenza, lui evidentemente fingeva di crederci, non parlavamo mai in termini espliciti di quanto accadeva fra noi.
Fu solo in un'occasione che l'ipocrisia venne meno. Ero andato a casa sua, come al solito, ma quel giorno, inaspettatamente, la madre del mio compagno non era andata al lavoro. Non c'era niente da fare apparentemente, io mi ero rassegnato all'idea ma Eddie non si diede per vinto. Il piccolo appartamento aveva un grande terrazzo che correva su tutta la facciata del palazzo e, ad una estremità, un muro non molto alto lo separava dal terrazzo condominiale. Dopo aver fatto i compiti uscimmo fuori e ci avvicinammo a quel muro.
- Andiamo di là – mi disse a bassa voce – ci sono le soffitte -
- Ma sei sicuro? - chiesi preoccupato.
- Sì, non temere, è facile. -
In effetti bastava salire sul largo muretto che fungeva da parapetto e, sporgendosi appena, si passava dall'altra parte. Una volta lì ...
... entrammo in un vasto locale, completamente vuoto.
- Qui non viene mai nessuno - mi assicurò Eddie. Come al solito portava i pantaloni corti, li tirò giù insieme alle mutande ed esibì il suo cazzo, già semieretto.
- Anche tu, dai - mi incitò mentre si toccava.
Eseguii, un po' timoroso, poi allungai la mano e cominciai a masturbarlo.
- Leccalo un po' - mi disse spingendomi la testa verso il basso.
Mi inginocchiai e lo presi in bocca, come al solito, cercando di bagnarlo il più possibile di saliva. Lo sentii gonfiarsi e indurirsi rapidamente fra le mie labbra e poco dopo Eddie mi fermò.
- Girati - mi ordinò.
Mi misi in posizione, in piedi, col busto leggermente chinato, lui venne dietro di me e aiutandosi con la mano cercò di puntare il cazzo verso il mio buco. Ma quando spinse per entrare il dolore fu insopportabile e mi divincolai.
- Mi fa male - mi lamentai.
- Dai, fammi riprovare - insisté lui.
Non ci fu niente da fare. In quella posizione, forse per la nostra inesperienza, il dolore era troppo forte. Eddie fece vari tentativi, ma ogni volta io sfuggivo, incapace di resistere.
- A te piace farti inculare solo a letto, vero! - esclamò alla fine in tono sarcastico, arrabbiato e frustrato. Con quella frase ogni ipocrisia era caduta.
- Scusami - mormorai contrito.
- E ora che faccio? - si lagnò toccandosi il cazzo gonfio e violaceo.
Mi guardò.
- Dai, fammi un bel pompino almeno! - continuò in tono lamentoso - Devo sborrare! -
- Va bene ...