Avevo tredici anni - settimo e ultimo capitolo - Racconti Erotici

Avevo tredici anni - settimo e ultimo capitolo

... caffettano.

- Io lo indosso a pelle (e apre quello che ha addosso, facendo vedere una striscia verticale della sua pelle).

Sedendosi a tavola Erik invita Thomas a sedersi all’altro capo del tavolo che normalmente viene occupato da Paolo e a questi dice.

- Tu Paolo ti siedi di lato, in mezzo, tra me e Thomas.

A conservare il compito è Oscar che, dopo aver servito la pietanza ai commensali, sparisce sotto il tavolo e seguendo il suo copione, accucciato tra le gambe di Erik, comincia a succhiargli il cazzo. Ma questi lo allontana, allora passa da Paolo, anche lui lo allontana e nel farlo lo indirizza con un piede verso Thomas. Quando Oscar inizia a lavorarsi il cazzo di Thomas gli altri due commensali se ne accorgono dalla sua reazione e spontanea esplode una risata a cui, superato il tempo della sorpresa, si unisce anche la risata di Thomas.

Quello che ha avuto inizio sotto il tavolo durante il pranzo, viene ripreso anche dopo come se Oscar la sanguisuga vi fosse rimasto attaccato. Intanto Erik e Paolo li guardano e si fanno le tenerezze fino a ché uno sussurra all’altro.

- Unisciti a loro anche tu e andate sul letto. Io vi raggiungo.

- Erik sei sicuro?

- Si Paolo si tratta di sesso e dacci dentro ti voglio vedere all’opera.

Così Paolo, preso per mano Thomas e per i capelli Oscar, si avvia verso il letto.

I due non si sono dimenticati e quando Paolo si sente brancicato da braccia mani e piedi di Thomas si abbondona e tenendo lo sguardo fisso in ...

... quello di Erik ne cerca il consenso. Uno è diventato cibo per l’altro e si lascia divorare. Preda e predatore si saziano l’uno dell’altro fino al punto in cui la penetrazione non può più essere rimandata, per questo il cazzo di Thomas deve essere liberato dalla bocca di Oscar e si fa avanti Erik.

- Molla quel cazzo e infila la lingua nel buco di Paolo, lubrificalo bene non è spampanato come il tuo.

E mettiti in posizione che te lo ficco.

E come sono le posizioni dei tre copulatori a cui si è appena aggiunto il quarto ancora in piedi a lato del letto con il caffettano aperto?

Thomas tutto nudo è semi sdraiato sul letto con la schiena poggiata alla testata. Oscar gli sta rannicchiato tra le gambe a succhiargli il cazzo. Paolo gli sta a cavalcioni col culo sulla testa di Oscar e la bocca di Thomas morde dove si attacca.

Ora che è intervenuto il quarto i due master si squadrano. Paolo e Thomas hanno la stessa carnagione olivastra da meridionali, la peluria fitta e nera ovunque, si somigliano molto ma uno è docile e sottomesso l’altro manifesta tutta la sua mascolinità nello sguardo e col cazzo, che finalmente è stato mollato da quella piovra di Oscar, e viene esibito turgido e lucido di saliva, sono perfettamente compenetrati nel ruolo sadomasochista.

Erik tra le due falde del caffettano mostra la sua pelle chiara, ha peli nella zona pubica a fare da cornice a una proboscide che trasmette l’idea della morbidezza e della consistenza, lasciando a bocca aperta chi la ...