1. Nicola, il più carino - capitolo 3


    Data: 27/03/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... dimentichi di tutto ciò che li circondava, mentre un gruppo di ragazzi ballavano ubriachi con in mano costosi bicchieri di cristallo pieni fino all'orlo di brandy. Quando Nic vide tutto questo impallidì e si lamentò: “I bicchieri da vino di cristallo di mia mamma!” Vedemmo anche che una delle cornici di un ritratto che era stata appesa al muro vicino alla scala, fracassata sul pavimento; era stato questo il rumore di vetro rotto che avevamo sentito prima. Notai che la maggioranza degli ubriachi erano del gruppo di Giacomo; la maggior parte degli invitati di Nic erano ancora sobri ed erano riuniti in gruppi vicino alle pareti, con in mano i bicchieri di plastica con bibite analcoliche e si parlavano l’un l’altro a bassa voce. Alcuni di loro avevano lo sguardo di chi sta tentando di decidere se unirsi alla baldoria di Giacomo o no. Come per istigare tutto questo, Giacomo era seduto su un divano con due ragazze che ridevano scioccamente accoccolate contro di lui e con un bicchiere di brandy in ogni mano. Vicino a lui stavano due dei suoi amici che stavano facendo ingollare brandy ad un ragazzo che lui aveva detto essere gay. Ridevano ed urlavano: “Tutte le checche dovrebbero bruciare all’inferno!” Io mi sentii ribollire a quelle parole odiose.
    
    Giacomo ci vide e sghignazzò. “Nicky! Robbie! E tu tizio! Venite, unitevi alla festa!” Le sue parole erano appena comprensibili per effetto dell’alcol; infatti sembrava completamente andato. Questo non facilitava le cose. Io indicai a ...
    ... Robbie di spegnere la musica e nel silenzio seguì, cercando di farmi coraggio, avanzai e dissi in un modo che sperai fosse imponente:” Giacomo, tu ed i tuoi amici ubriachi non siete stati invitati a questa festa. Per favore vattene. Subito!”
    
    Il vocio nella stanza cessò immediatamente. Improvvisamente tutti erano concentrati su di me. Sentii molte persone andarsene dalla porta dietro di me. Io li ignorai.
    
    Ci volle un po’ prima che Giacomo comprendesse quello che gli stavo dicendo. Poi sorrise e disse in maniera quasi incomprensibile: “E questo chi è?”
    
    “Mi chiamo Gianni.” Dissi lentamente: “Sono il cugino di Nic.” Poi un pensiero mi frullò per la testa: “E sono anche un poliziotto.” Mentii. Questo provocò che alcuni si muovessero lentamente nella stanza. Il silenzio era completo salvo il martellio del mio cuore nelle mie orecchie. “Non te lo chiederò un’altra volta!” Dissi freddamente. “Per favore vattene.”
    
    Giacomo si guardò intorno, poi mi guardò e tentò di concentrarsi sulla mia faccia. “Bene poliziotto,” Disse: “Non voglio guai.” Fece una pausa, il suo viso divenne pallido. Poi tentò di concentrarsi di nuovo su di me e disse: “Dico, non avrai mica le manette con te? Sono solo qui con la mia ragazza.” E strinse la vita di una delle ragazze vicino a lui “Volevamo solo divertirci un po’ stasera.” io lo guardai di sottecchi confuso, poi improvvisamente l’intera stanza scoppiò in una risata. Giacomo aveva sul viso un gran sorriso, felice per l'attenzione che il suo ...
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