Diventare servi
Data: 25/03/2024,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: Luciomario, Fonte: RaccontiMilu
... eccito” a queste parole Ulna l’aveva lasciata riprendere e Licia, pensando intensamente alle ultime uscite con i fidanzati, si era bagnata davvero. Da quel giorno aveva imparato come inumidirsi in poco tempo. Si toccò la vagina: sì si era bagnata al ricordo del passato. Si sentì umiliata. “Oramai sono una vacca”. Solo il rapporto con Dario poteva salvarla ma sapeva quanto era difficile per tutti e due. Decise però di lavarsi in fretta. “sono una vacca ma il mio corpo è tutto suo, sono la sua schiava e se vuole mi può vendere”. Si rivestì. Oramai era tutto a posto, sapeva però una cosa: doveva spiegare a Dario come aveva fatto ad avere quella casa. “Per lui posso fare tutto ma non voglio che ne abbia a male”. Decise come al solito. Avrebbe cercato di sedurlo con il suo corpo, quando l’aveva scopata Dario accettava molte cose. – Ho una sorpresa per te amore mio! Senza dirgli altro lo condusse all’ultimo piano e lo fece entrare nel monolocale. Gli mostrò il frigo, il fornello, il lavello, il tavolo con le sedie il letto. -Il letto è per una persona così stiamo stretti e mi monti quando vuoi, non hai bisogno di chiedere. Gli strizzò l’occhio. Dario era colpito dalla novità ma un’ombra era suoi occhi. – Cosa ti è costato tutto? – L’affitto lo pago con il lavoro che farò la sera da Gabriele. Risparmiamo sull’affitto e forse mi dà qualcosa. – E tu cosa gli hai dato? -Meno di quello che Assunta ha dato per far fare gli straordinari a suo marito. Qui sono io che lavoro, tu non devi ...
... faticare di più Gli raccontò a grandi linee di Gabriele e anche di Francesca: non voleva nascondergli nulla, se non la parola cornuto che lei non aveva ancora digerito. Dario non era contento per niente. -finirai a letto finito il lavoro, lo sai benissimo, e io speravo che tutto fosse finito. A Licia vennero le lacrime agli occhi e decise di parlargli senza troppa diplomazia. -Ascolta Dario. Quando Gabriele mi ha dato una sberla mi sono venute in mente tutte quelle che ho preso in collegio. Ricordi che te l’ho detto? Per educarmi suor Priscilla mi faceva pulire tutti i pavimenti in ginocchio con lo straccio bagnato. Se trovava tracce di polvere ripassavo con la lingua. Finito con la lingua mi puniva perché non avevo fatto bene. Mi diceva: sono dieci sberle. Io prendevo una sberla in faccia che mi spaccava poi dovevo contare. Uno! dicevo, poi dovevo baciare la mano, fino a dieci. L’ho fatto tante volte, sai? Non è stato niente di nuovo. Quando Francesca mi ha messo le dita nella figa di ricordi di Ulna? Prima che ci facesse sposare mi faceva uscire con i fidanzati, come diceva lei. La serata era così. Arrivava il fidanzato di turno e io lo salutavo. Ulna poi diceva sempre le stesse cose. “Mettiamo le cose in chiaro. Lei è vergine davanti e dietro. Se me la rompi paghi tutto. Per evitare discussioni controlliamo. Mi portava nella mia camera da letto. Mi stendevo sul letto e aprivo le gambe, ero senza mutande, le ginocchia sollevate le mani dietro la testa. Senza mutande, Ulna mi ...