1. Diventare servi


    Data: 25/03/2024, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: Luciomario, Fonte: RaccontiMilu

    ... collaboratrici, ho serve. Ci siamo capiti? -Sì – E chiamami padrone -Sì padrone! Licia trovò normale a questo punto che Gabriele le tirasse fuori le tette e le palpasse come se fossero di sua proprietà. Aveva capito che quello sarebbe stato normale, la sera, però oramai se l’aspettava. -Quando comincio padrone? anche stasera! -Cominci domani. Prima parlane con il cornuto. L’espressione non piaceva a Licia ma annuì. -Si gliene parlerò -non nascondergli niente. E dato che ci siamo come si chiama tuo marito? – Dario padrone Le arrivò una sberla in pieno viso. -si chiama cornuto. Adesso ripeti. Come si chiama tuo marito? – si chiama cornuto, padrone – Brava, adesso dai un bacio a questa mano che ti ha dato una sberla per farti capire quanto sei scema. Senza dire nulla Licia diede un bacio alla mano, ci mise devozione, come sapeva fare. Gabriele apprezzò il gesto. – Vai da Francesca che ti fa vedere la soffitta. Entro stasera devi ave traslocato. E lascia la stanza pulita. Prese i soldi che Licia aveva messo sul tavolo ed uscì. Licia non sapeva cosa pensare. Da un lato era contenta per la stanza nuova, dall’altra capiva che era entrata in una situazione nuova. Come avrebbe fatto a spiegarlo a Dario, poi? Scossele spalle. Intanto doveva trovare Francesca. La trovò in una stanzetta dietro la sala da pranzo che stava preparando della frutta. Prima che potesse dire qualcosa le si era già rivolta con uno sguardo deciso. -Gabriele mi ha detto tutto. Andiamo che ti faccio vedere la ...
    ... soffitta. All’ultimo piano il corridoio era tetro, in fondo però c’era una porta che Francesca aprì. La stanza non era brutta. Certo era sporca e trasandata, però aveva un piccolo letto, un tavolo, quattro sedie, un frigo, un fornello e una semplice credenza. Il bagno era piccolo però c’era tutto: cesso, bidet, lavandino, una piccola doccia. – Questo è tutto. Adesso lavora per sistemarla e quando arriva il cornuto dovete essere già fuori dalla stanza che avete adesso quindi datti da fare. Licia fu sorpresa di come Francesca aveva chiamato Dario ma non disse niente. Il modo di fare di Francesca le faceva capire che stava stabilendo delle gerarchie e non voleva ribellarsi, era il primo giorno. – A proposito, tanto per intenderci, il padrone è Gabriele, poi comando io, capito troia? – Certo. -allora, stenditi sul letto subito, braccia dietro la testa. Licia obbedì. Quegli ordini non le risultavano nuovi. Si stese sul letto con le braccia dietro la testa, le gambe un po’ allargate, lasciando che la gonna risalisse. I suoi seni premevano contro la stoffa ma non ci fece caso. Soddisfatta Francesca le si avvicinò e le mise due dita nella vagina, esplorandola con decisione. Sapeva che non era vergine, ma voleva vedere la sua espressione. Licia lasciò fare, come se fosse abituata, e in effetti lo era. Quando Francesca le disse di tirar su le ginocchia le mise in posizione più alta per consentirle di esplorare anche il buco del culo, cosa che Francesca fece. Fu un lavoro lungo, minuzioso, ...
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