Diventare servi
Data: 25/03/2024,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: Luciomario, Fonte: RaccontiMilu
... passato i quarant’anni, che lavorava veloce e non rispondeva ai complimenti pesanti e alle palpate sul fondoschiena che le arrivavano dagli avventori. Licia entrò con Gabriele nell’ufficio, uno stanzino con due sedie ed una scrivania, vicino alla cucina. -Dunque sei venuta per l’affitto. Bene sono seicento euro per il mese scorso. Dal mese prossimo ti devo aumentare a trenta euro al giorno perché entriamo nella stagione buona e la stanza mi serve. Lucia rimase basita. Come li trovavano trecento euro in più al mese? Era venuta per risparmiare qualcosa da metter via rischiava di essere buttata su una strada, con il suo Dario. Le parole le uscirono spontanee mentre la paura si dipingeva sul volto. – Non possiamo permettercelo, lavora solo Dario! Ci lasci lì ancora per qualche mese che troviamo una soluzione! Le erano uscite di bocca solo quelle parole. Negli occhi di Gabriele si accese come una luce. Casualmente le mise la mano su una coscia e la carezzò in modo ruvido. – A me quella stanza serve, non approfittare di me perché sono buono con tutti e non penso mai ai miei affari. Devo affittarla, non darla via per carità! La mano era risalita. A Licia venne da piangere. Sperava di combinare un buon affare con tanti sorrisi e promesse e forse qualcos’altro e si trovava a dover fare quello che lui voleva, in cambio di niente di sicuro! Non aveva scelta. Quando la mano risalì ancora allargò le gambe perché lui potesse divertirsi di più. – non porti mutande! Mi piace questo! Licia ...
... non portava mutande da anni. Aveva iniziato dietro ordine della matrigna poi quando si era sposata aveva scoperto che poteva risparmiare sulla sua biancheria intima, tanto s’era abituata. Se le infilava solo durante le mestruazioni, quelli erano solo dei mutandoni ruvidi da poco prezzo che non le piacevano per niente. Adesso poteva solo rispondere come una scema. – Non le porto sempre, è vero! Lasciò che con le dita le esplorasse la vagina, lentamente, con comodo. Gabriele la stava profanando con calma, per farle capire che non aveva fretta e che decideva lui. Non rubava niente, faceva i suoi comodi. Quando ebbe finito estrasse le dita e gliele porse per farsele succhiare. Licia lo fece fino a quando lui non le tirò via. – Posso aiutarti perché son buono. Adesso vai via dalla stanza, subito, e Francesca ti dà le chiavi della soffitta. C’è una stanza con un bagno, lì, e anche i fornelli e un vecchio frigo. Ve la lascio però dovrai venire ad aiutarmi in cucina, la sera, per i momento. A Licia si riaccesero gli occhi. Questa proposta era davvero inaspettata. Era davvero troppo! Il risparmio delle spese d’affitto cambiava davvero la loro vita! -Grazie! Disse con un sorriso enorme. in fondo aveva pagato poco, meno di quanto avesse fatto assunta per un po’ di straordinari, e poi, le piaceva lavorare! Certo, qualche concessione a Gabriele era da fare, ma poi forse non era così tanto come aveva temuto. – una cosa sia chiara. Se lavori con me ubbidisci a tutti i miei ordini. Io non ho ...