1. Diventare servi


    Data: 25/03/2024, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: Luciomario, Fonte: RaccontiMilu

    ... cominciava a sembrarle giusto. Ad un secco ordine di Gabriele smise di leccare. Gabriele adesso con tono ironico si rivolse a tutti e due. -adesso Licia prende mio cazzo e lo appoggia sul buco del culo del fidanzatino, poi lo tiene perché entri bene, tutto, e che poi non esca mente lo muovo su e giù. Lo tiene fino a quando non sente che gli sborro nel culo. Tu intanto cornuto segati mentre te lo ficco dentro. Detto fatto cominciò l’azione. Licia fece come le era stato ordinato. A Dario era stato ordinato di non gridare e fu quello che fece. Poco alla volta l’uccello entrò, stantuffò e Gabriele godette nel culo di Dario, mentre quello si masturbava, come ordinatogli. Licia con le mani aveva tenuto l’asta di Gabriele, attenta che non uscisse. Quando vide che pulsava perché stava eiaculando lo tenne fermo nel culo di Dario, affinché tutto rimanesse dentro. Poi lo tolse piano piano, delicatamente. Uno sguardo di Gabriele le fece capire che doveva fare. Pulì l’uccello di Gabriele, attenta a togliere anche la sporcizia del culo di Dario rimasta attaccata. Questo le fece schifo ma fece finta di niente. Capiva che Dario era sporco dietro ma non voleva farlo notare in nessun modo, sperando che Gabriele non se ne fosse accorto. -Brava, hai leccato via bene anche la merda del tuo cornuto. L’uccello sporco mi fa schifo, l’avrei fatto pulire a lui per fargli capire cosa si prova ad avere tutta quella merda. Adesso vai da lui e gli pulisci bene il buco del culo, che sei abituata a leccare ...
    ... la mia sborra. Licia corse dal suo amore per cercare con la lingua di calmare il dolore che certamente provava. A quel punto Gabriele si alzò, si ricompose e usci. -domani ti dirò alcune cose che devi fare, perché tornerò ancora e voglio maggiore ospitalità da voi due, servi. La porta era chiusa e Licia continuava a leccare il buco rosso di Dario, fino a quando non uscì più sperma e lui sembrò più calmo. Poi lo sollevò da terra e lo accompagnò a letto. Lo svestì e gli mise il pigiama, baciandolo dappertutto. Poi si stese vicino a lui. -E’ colpa mia, sono una vacca e lo sanno tutti oramai. Potrai mai perdonarmi? andiamocene via di qui, domani. troveremo un altro posto. Io andrò a fare la puttana e con i soldi ci pagheremo una casa. Potrai mai perdonarmi? Puoi fare di me tutto quello che vuoi. Sono la tua schiava. Umiliami, deridimi, vendimi ai tuoi amici. Trovi una donna che ti piace e vuoi andarci assieme? Fallo, ti aiuterò. Se per averla Il suo uomo vuole fottermi può scopare con me quanto vuole, oppure posso venire io a umiliarmi davanti a voi, se vorrà che io sia lo zimbello su cui sputare. Ma ti prego, non lasciarmi. Alla fine sentì Dario dire qualcosa. -tu non hai colpa, lo sai bene che siamo due servi, tu e io. Non abbiamo scelta. L’ho capito quando mi ha ordinato di baciargli l’uccello. E’ quello il mio ruolo. Del cornuto che obbedisce al signore. Qui almeno abbiamo un padrone che sa il fatto suo. Rimaniamo qua, è più sicuro. Rimasero abbracciati a lungo. Fino a quando ...
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