Diario di Hélène - Il tagliando
Data: 25/03/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: EroticiRacconti
... fatto che la vettura vi passasse solo di pochi centimetri.
La paffutella giornalista prese coraggio, deglutì intensamente, e decise di rompere il ghiaccio nel modo più inatteso e ridicolo; quando Maurice aprì lo sportello e scese dalla macchina, vide Hélène che a breve distanza gli volgeva le spalle: aveva il vestitino a fiori leggermente sollevato.
Le vide tutto quanto il bel sedere di fuori: largo e burroso, oscenamente nudo, e senza alcun riparo.
“Ma cosa fa mademoiselle…” esclamò Maurice travolto dall’incredulità, osservandola con stupore. “Si copra… ma che cosa le prende”. Hélène non rispose, e senza voltarsi cercò faticosamente la sua mano, avrebbe voluto afferrarla.
“Almeno abbassi la serranda, possono vederla…” disse lui trascinando in basso la corda che pendeva da sopra nel tentativo di chiuderla dall’interno; la paffutella giornalista non fece nulla e ristette immobile col vestitino sollevato e le gambe leggermente divaricate. Ostentava con vergogna il proprio sederone, pallido e gonfio più del solito, tutto ricoperto di cellulite: era rivolto verso di lui in morbida offerta. “Non le piace guardarmi…?” sussurrò.
“Non le piace proprio?” riprese lei, girando il viso per un istante; Maurice era completamente incredulo e non le rispose nemmeno. “Almeno è un po’ eccitato?” domandò la paffutella giornalista osservandolo leggermente in basso.
Finalmente trovò la sua mano, ed allora Hélène la strinse avvicinandosela al didietro, facendo in modo che quegli ...
... la sfiorasse palpeggiandola; aveva la pelle fredda e subito lui si accorse che tremava, sembrava in grande affanno.
“Mi tocchi, è vero che lei è un maiale” gli disse mentre con le dita trascinava la mano di Maurice fino a sentirla, interamente aperta, che le ricopriva il didietro flaccido.
Poi finalmente si volse, e vide che una massa inequivocabile premeva sotto i jeans del giovane meccanico; “mi dica che è un maiale e che si sta eccitando a toccarmi…” gli disse lei, fissandolo sempre in basso. Ebbe l’ardire di sfiorarlo con la mano, mentre con l’altra si trascinò in giù il vestitino.
Maurice la fermò afferrandole il polso, e dopo un paio di colpi di tosse, le disse sottovoce: “Se il suo compagno lo venisse a scoprire? Cosa mai potrei dire per discolparmi?”; Hélène sentì la pressione salirle all’improvviso, ma senza oramai più alcuna remora né minimo pudore, sussurrando gli rispose: “Gli dica pure che sta con una puttana…”.
Con la mano libera, si calò ambedue le spalline del vestito, sciogliendole per bene affinché i seni rotondi e allungati le fuoriuscissero con grazia, rimbalzando mollemente come due grandi chicchi d’uva; il meccanico parve apprezzare l’idea, e prese a sfiorarle uno dei due capezzoli con le dita, ricambiando finalmente l’inaspettata generosità di Hélène.
“Mi dica che le piace toccarmele” sorrise la paffutella giornalista, mentre finalmente liberata nel polso, avvicinava nuovamente la mano alla cerniera dei pantaloni di Maurice; quegli fece ...