Diario di Hélène - Il tagliando
Data: 25/03/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: EroticiRacconti
... mentre i capelli mossi le coronavano il viso.
Un battito di ciglia, e quel piccolo indumento volò via, lasciandole cadere le mammelle in basso, morbide e leggermente penzolanti su due lati; poi prese di mira l’elastico delle mutandine, ossessionata dal dubbio e dal senso di inadeguatezza e di vivo imbarazzo che la opprimeva tutto il tempo: era veramente il caso di fare ciò cui inopinatamente si andava prestando? La paffutella giornalista era tesa, tutta assorta nel panico e nell’incertezza.
Indossò il suo vestitino a fiori, e solamente a quel punto si sfilò via le mutandine, constatando quanto fossero brutte da vedere per via dei segni che si intravedevano sotto la gonna.
Adesso Hélène era avvolta unicamente dal proprio leggerissimo tessuto morbido colorato, mentre l’orologio nel corridoio del suo appartamento segnava le cinque e mezza in punto; guardò il telefonino e si rese conto che aveva infatti già squillato un paio di volte, mentre lei era in bagno.
Indossò un paio di orecchini e, per la prima volta decise di cingere le caviglie con due eleganti calzari di color argento, che sua madre le aveva regalato svariati anni addietro; le scarpette col tacco basso completavano la figura imbarazzata della paffutella giornalista, mentre si muoveva incerta lungo il corridoio del proprio appartamento, ancheggiando goffamente nel suo strettissimo vestitino a fiori.
Prese l’ascensore e si rimirò nello specchio, tenendo in mano le chiavi di casa e pettinandosi ...
... frettolosamente i boccoli scuri, tutti vaporosi e disordinati; il caldo del seminterrato era quasi insopportabile in quel tardo pomeriggio di luglio.
Maurice la stava attendendo in piedi nei pressi della macchina, ed appariva leggermente infastidito per il fatto che quella si fosse fatta attendere da oltre venti minuti; quando la vide comparire nel corridoio antistante la piccola rimessa, non le rivelò neppure il minimo cenno di stupore: la prima ed ultima volta in cui l’aveva veduta, Hélène era infatti acchittata in una maniera del tutto simile, tutta stretta ed attillata fino quasi a scoppiare nel vestito.
Dovette tuttavia pensare, che la compagna dell’uomo che egli frequentava, fosse tutt’altro che uno stinco di santo, per via degli abitini succinti che ella indossava tutte le volte; era una coincidenza del tutto fortuita ma lui non poteva saperlo: non immaginava nemmeno che lei fosse sul punto di adescarlo, in un modo goffo e del tutto inappropriato.
Hélène si avvicinò e fece un garbato cenno con la mano; il meccanico era vestito con un paio di jeans ed una camicetta a maniche corte, e la guardava con un misto di curiosità e di lieve apprensione: comprese subito come vi fosse qualcosa di strano in lei, dal modo in cui ella lo fissava.
Poi montò rapidamente dentro l’automobile e sgommando la accomodò dentro alla buia rimessa, assicurandosi che non urtasse la saracinesca abbassata; Hélène non s’era mai data cura di sollevarla, non aveva mai prestato alcuna attenzione al ...