1. Diario di Hélène - Il tagliando


    Data: 25/03/2024, Categorie: Tradimenti Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: EroticiRacconti

    ... riprese il treno alla domenica sera, pensando a Samir ed al fatto che quegli potesse essersi piuttosto adirato con lei; proprio mentre i due anziani uomini italiani che l’avevano segnata per bene, finalmente abbandonavano la città.
    
    Cosparse entrambi i glutei flaccidi e rovinati con la solita crema, e subito si rese conto che i segni neri le stavano lentamente scomparendo; le sue misere chiappone erano oltremodo molli e rigonfie, ma quantomeno non vi erano più quelle tracce brutte e vistose da dover nascondere; avrebbe così potuto finalmente mostrarsi a lui, facendo pur sempre moltissima attenzione ai dettagli: Samir sapeva tutto di lei e dei suoi vizietti, sarebbe bastato assai poco per insospettirlo.
    
    Il fatidico giorno del compleanno, Hélène pensò che si sarebbe dovuta fatalmente concedere a lui: la misura sarebbe stata certamente ben colma, dopo un lungo fine settimana trascorso in bianco; la paffutella giornalista avrebbe sorpreso il suo uomo raggiungendolo durante gli allenamenti di nuoto che egli frequentava ad ogni mercoledì, presentandosi con un mazzo di fiori e con una mise da capogiro: la sua vecchia automobile le sarebbe stata assai utile, per lasciarvi una borsa col ricambio dell’abitino e delle scarpe, parcheggiata comodamente lungo la strada sotto l’ufficio.
    
    Non diede particolare peso alle misteriose lucine rosse che se ne stavano lì, sempre accese dietro al volante per tutto quanto il tempo: la paffutella giornalista non capiva assolutamente nulla di ...
    ... motori, e con una buona dose di ingenuità decise d’ignorarle del tutto; in qualche modo l’automobile camminava, ciò era per lei del tutto sufficiente.
    
    Alle cinque del pomeriggio scese in macchina e fece rientro al piano terra dell’ufficio per potersi cambiare. Avrebbe indossato le scarpette con il tacco ed un solo vestitino intero attillatissimo di colore scuro che la fasciava tutta quanta; il dono più prezioso per il proprio uomo era il fatto di non voler indossare nemmeno le proprie mutandine. Decise di legarsi i capelli, lasciandosi due semplici boccoli morbidi che le scendevano sul davanti a coronarle il viso rotondo e salubre.
    
    Il tailleur elegante del lavoro, e le comode scarpette del giorno, finirono così dentro alla sua borsa per il ricambio, lasciando la paffutella giornalista avvolta dentro a quel vestitino mozzafiato, stretta ed impacchettata per bene.
    
    Prima di uscire dal bagno del piano terra, Hélène volle controllare per l’ultima volta quali fossero le proprie condizioni e lo stato della propria pelle: con delicatezza e grande discrezione, trascinò in su il vestitino volgendo le terga allo specchio; il suo sederone era incredibilmente largo e molle, si potevano ancora vedere un paio di bozzi ai due lati, ma per fortuna, nessun segno visibile delle botte prese l’era rimasto addosso. Si ricoprì allora le proprie vergogne e si rimirò nuovamente per intero dentro allo specchio, con sollievo: le due spalline nere erano piuttosto ampie, senza alcuna scollatura; ...
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