Diario di Hélène - Il tagliando
Data: 25/03/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: EroticiRacconti
... una giornata di lavoro assai impegnativa. Ma vi era un intero fine settimana da trascorrere, e sicuramente il suo uomo desiderava di fare sesso con lei, in modo ovvio e scontato.
A corto di idee su come poter risolvere il problema, Hélène dovette così ricorrere ad un vero e proprio escamotage, progettato con diabolica e maniacale cura: sarebbe tornata a casa sua a Liegi per aiutare sua madre che era in rotta con il proprio uomo; una frottola bella e buona, che Samir tuttavia, non avrebbe mai potuto scoprire: non aveva avuto modo, di conoscere la famiglia della propria fidanzata fino ad allora.
Per rendere la sua storia maggiormente credibile, la paffutella giornalista dovette realmente salire su un treno e trascorrere l’intero fine settimana nella sua vecchia casa, laddove ella era cresciuta fin alla propria maggiore età: si trovava in Rue Courtois, dalle parti del giardino botanico.
Con grandissima ironia della sorte, adesso Hélène sedeva nello stesso luogo in cui il suo patrigno l’aveva castigata per la primissima volta, durante una sciagurata e lontana festa di compleanno, davanti a tantissima gente; ignara, dopo quasi venti primavere trascorse senza imparare davvero nulla, ella sedeva nuovamente lì, tristemente muta e tutta quanta rigonfia nel didietro: proprio così come allora.
Ad un certo punto, il signor Eric decise che quella punizione davvero esemplare, poteva finalmente concludersi. Senza aggiungere nulla, mollò la presa lungo la schiena di Hélène, ...
... dopodiché alzando una volta ancora la mano destra, le disse: “E adesso fila via, in camera tua!”. La poveretta si inarcò sospingendosi sulle ginocchia di lui, e quando fu in piedi, con la gonna ancora sollevata attorno ai fianchi larghi, mostrò a tutti quanti, il proprio sederone gigantesco, deturpato e molle, con due vistosissime macchie rosse; si poteva udire in tutta la casa, un pianto dirotto di bambina.
Non lo avrebbe fatto più, giurava a sé stessa mentre poteva avvertire ancora benissimo quel sederone brulicarle di caldo, dentro alle sue morbide mutandine; seduta con le gambe accavallate sul sofà, ripensava a quella lontana prima volta ed alla mano robusta del signor Eric che l’aveva battuta per prima: s’era trattato d’una vergogna indicibile per lei.
Sua madre e la sorella Bianca furono entrambe assai sorprese per la sua visita inattesa; il fine settimana trascorse in modo rillassante e a tratti un po’ tedioso, in loro compagnia.
Hélène non era stata la sola a venire educata in quel modo: la principale differenza, riguardava il fatto che a correggere la sorella, era stato esclusivamente l’attuale compagno di sua madre Benoît, e non il severissimo e da lei mai rimpianto signor Eric. Bianca per parte sua, avrebbe a breve compiuto ventinove anni: abitava ancora con sua madre, non aveva mai avuto un fidanzato e a quanto pare, non desiderava nemmeno di averne uno; era una ragazza assai introversa e complessata: quelle lezioni non l’avevano affatto aiutata.
Hélène ...