Diario di Hélène - Il tagliando
Data: 25/03/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: EroticiRacconti
... serio, e non le sorrise nemmeno mentre la paffutella giornalista, tremando tutta quanta, si avvicinava al loro tavolo. Il signor Paolo era meno anziano e tutto sommato abbastanza gradevole nell’aspetto; venne loro incontro porgendo ad Hélène il braccio. Poi invitò le due giovani donne a sedersi di fronte, facendo in modo che la paffutella giornalista si disponesse sul lato opposto rispetto al suo. Solamente a quel punto Hélène strinse la mano del signor Mariano, il quale in modo del tutto inusuale, gliela baciò con cortesia.
“Hai cambiato acconciatura… brava” le disse.
La situazione era abbastanza imbarazzante, per chiunque le avesse osservate all’interno della brasserie: le due giovani donne volgevano le spalle alla parete e sorridevano in modo del tutto innaturale ai due uomini, di circa quarant’anni più anziani; il signor Mariano parlava malissimo l’inglese e dovette affidarsi spesso al proprio compare, durante la non banale conversazione che andavano ad intraprendere.
Hélène vide il suo vecchio proprietario sbirciarla diverse volte, con una forma di complicità del tutto mal nascosta e per nulla ricambiata: sorridendole sempre in modo sarcastico ed ambiguo. Che cosa voleva da lei ancora, quell’uomo così oltraggiosamente sfacciato e crudele?
Michelle si presentò in modo formale, stabilendo una sottile regola di distanza; quei due uomini erano decisamente troppo anziani per lei, e subito ella s’era resa conto, di non avere assolutamente voglia di spartire nulla ...
... con loro. Il signor Paolo ordinò la carta dei vini e fece in modo d’alleviare l’iniziale clima di freddezza, raccontando il viaggio e descrivendo in modo dettagliato, la loro camera d’albergo. Volle pubblicamente ringraziare Hélène, per aver saputo trovare una sistemazione così elegante per loro.
Il vecchio proprietario di Hélène, pareva invece quasi annoiarsi, a causa della propria incapacità d’esprimersi in maniera chiara ed appropriata, nel filo della conversazione; spesso sussurrava qualche parola all’orecchio del signor Paolo, affinché quegli riferisse in inglese quanto lui gli suggeriva: facendo così in modo, che Hélène potesse persino comprenderlo per prima, nel delicato brusìo della sala.
Ad un certo punto la paffutella giornalista lo udì sussurrare poche e brevi sillabe, che la fecero però sobbalzare sulla sedia: “Tu dovevi dire a lei, che il nostro albergo fa schifo”.
Di nuovo Hélène prese a tremare; c’era forse un piano nascosto dei due uomini che la riguardava? Sedeva in modo composto ed elegante, ma dopo venti minuti già sentiva il ventre vibrarle e la terra aprirsi lenta sotto i suoi piedi.
Ordinarono del buon vino rosso ed alcuni piatti tipici a base di ottima carne pregiata; il signor Paolo recitava la parte del maestro di cerimonia, lasciando chiaramente intendere di voler offrire la cena ed il vino alle loro ospiti. Michelle ed Hélène non avrebbero voluto approfittare più di tanto della situazione, ma furono quasi costrette ad ordinare quanto di ...