1. Diario di Hélène - Il tagliando


    Data: 25/03/2024, Categorie: Tradimenti Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: EroticiRacconti

    ... così le venne alla mente, la sua cara e fedele amica Michelle: era una donna assai gradevole e riservata, sicuramente non avrebbe mai potuto riferire nulla a chiunque, di quel torbidissimo ed imbarazzante incontro. Era davvero importante che non vi fosse alcun rischio, che Samir lo venisse a sapere: qualora solamente egli lo avesse scoperto, sarebbe stata veramente la fine per Hélène.
    
    Le scrisse un messaggio saggiando con lei l’eventualità, di uscire assieme con due anziani uomini italiani; quella come tutta risposta le domandò se fossero stati per caso, ricchi ed attraenti. Non sembrava affatto spiaciuta per la proposta.
    
    Non sapeva ancora nulla di loro e non aveva alcuna idea, di ciò che il signor Mariano rappresentasse per Hélène: un pericolosissimo intreccio di paure e di emozioni perverse, marchiato dal ricordo di infinite situazioni di vergogna.
    
    Hélène in quegli istanti poteva avvertire uno stranissimo senso di caldo, attorno al sedere tutto stretto e molle; ed improvvisamente e senza alcun preavviso, sentiva intorno a sé quell’aura strana e mal nascosta che la faceva sussultare e tremare: era il pensiero concreto di poter prendere di nuovo, tantissime botte; forti, sonore e dolorosissime, da lui.
    
    A sei mesi precisi di distanza dall’ultima volta.
    
    Sesto episodio
    
    “Oppure quelle in cui uno tenta vanamente d’evitare l’imminente umiliazione”.
    
    Sarebbe stata forse quella la sua fine? Hélène aveva ripensato alle scabrose disquisizioni letterarie di Frank, ...
    ... e si era resa perfettamente conto di quale fosse la differenza in questo caso, il fatto di non volerlo. Michelle era accanto a lei, in piedi nella metropolitana, vestita in un elegante abito marrone; le sottoponeva numerose domande sul conto di coloro che avrebbero dovuto incontrare.
    
    La paffutella giornalista era rientrata a casa con la macchina in panne: diverse spie luminose di cui non conosceva minimamente il significato, s’erano improvvisamente accese. Si era ripulita ed infine aveva indossato un bel completo intero di colore blu scuro; lo aveva adoperato solamente un paio di volte in passato, ma le andava addosso bene. I due uomini italiani le avevano invitate in una brasserie non lontano dal proprio albergo, alle ore sette.
    
    Hélène non aveva scritto nulla al signor Mariano, e neppure costui s’era data la minima pena di farlo; per un istante la paffutella giornalista comprese come vi fosse un qualcosa di giocoso e di bizzarro in quella strana forma di assurdo riserbo: era come se i ruoli si fossero stranamente invertiti, quasi come se fosse nella realtà il signor Paolo, e non lui, la persona che ella conosceva da così tanto tempo.
    
    Entrarono nel locale, Hélène aveva appena spento il proprio telefonino d’ordinanza, raccontando a Samir di doversi dedicare quella sera proprio a Michelle, con le sue continue crisi di solitudine e di depressione.
    
    Vide da lontano quegli occhi scuri ed irriverenti, ed i baffi lunghi e ben pettinati del suo vecchio proprietario; era ...
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