Diario di Hélène - Il tagliando
Data: 25/03/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: EroticiRacconti
... nello spazio privato adibito a piccola rimessa, situato nel seminterrato del palazzo in cui abitava.
Faceva davvero molto caldo, le calze oramai non servivano più, e la gonna beige che aveva indossato per l’occasione era leggera e stretta; scese dall’automobile sentendosi gli occhi di tutti quanti addosso, per via delle ginocchia bianche pallide e scoperte che le uscivano di fuori. La strada in cui si trovava la redazione era un continuo viavai di gente, per lo più uomini indaffarati con il telefono all’orecchio e donne in carriera ben vestite e truccate: Hélène chiuse lo sportello indossando una giacchetta nera, in tinta con la propria borsetta e con il colore dei suoi capelli, morbidi e vaporosi.
Trascorse l’intera giornata in un susseguirsi interminabile di riunioni, senza potersi mai riposare per un solo istante.
Quando arrivarono le quattro e mezza del pomeriggio, finalmente vide apparire sul proprio vecchio telefonino, un messaggio del signor Paolo; doveva felicemente esser giunto a destinazione nel proprio albergo, ed Hélène allontanandosi un istante nel corridoio, si accinse a leggerlo con calma.
Piccolo cambio di programma Hélène: mia moglie non è potuta venire. Ma in compenso c’è qui con me, qualcuno che lei conosce molto bene, e che potrà così consegnarle il proprio dono in prima persona. Sono certo che sarà felice di rivederlo.
“Ooooh ooo…” reagì inconsciamente la paffutella giornalista, sentendosi tutto ad un tratto, un vivido timore ...
... addosso.
Di punto in bianco all’improvviso, una dura giornata di lavoro lasciava così il posto ad un sentimento inaudito di paura ed emozione. Il signor Mariano era venuto nella sua città e avrebbe adesso voluto incontrarla di persona.
Sulle prime Hélène pensò che quegli l’avesse fin dal principio, voluta crudelmente ingannare, irretendola per una volta ancora, come una stupida. In modo repentino ed improvviso, le ritornarono subito alla mente le ultimissime parole del suo turpe messaggio di quella lontana sera:
Ti accorgerai di me quando avrò nuovamente tempo e modo
Era stato quindi programmato tutto quanto fin dal principio? E la storia del dono che il signor Mariano aveva preparato per lei, era forse unicamente un pretesto affinché Hélène si rendesse reperibile e disponibile ad incontrarlo di nuovo? La paffutella giornalista si sentiva le gambe tremare, e non capiva che cosa mai avrebbe potuto fare ora: si trovava in piedi nel corridoio con il suo vecchio telefonino nella mano, perfettamente composta ed impeccabile nell’aspetto; nessuno mai all’interno della redazione, avrebbe potuto immaginare quale stato d’animo l’affliggesse in quegli istanti.
Sentiva le gambe tremarle, e la spina dorsale irrigidirsi per intero; sotto la gonna improvvisamente poteva avvertire uno strano senso di caldo, attorno al sedere tutto stretto e molle.
Pensò che avrebbe potuto recarsi all’appuntamento insieme ad un’altra persona, per evitare situazioni potenzialmente ambigue e pericolose; ...