1. Un incontro particolare


    Data: 21/03/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Lady_Vanessa, Fonte: RaccontiMilu

    ... testa delle scale non provenivano suoni né rumori. Le luci erano spente. Segno evidente che i proprietari dell’appartamento non erano in casa. Meglio così, mi dissi. Avrei potuto parlare con la mia devota suddita senza essere costretta a moderare il tono di voce. ‘Riprendi fiato, cagna. Non mi va di mostrarti al padrone in codesto stato.’ ‘Sì, lady Vanessa.’ ‘Si può sapere come fai a ballare in discoteca per tre ore filate con il poco fiato che hai?’ le domandai. ‘Guardati. Sei scoppiata dopo una sola rampa di scale.’ Silvia non rispose. Sollevai un piede e le posi la suola dello stivale sulla nuca. ‘Ti ho fatto una domanda’ dissi. ‘Mi perdoni, padrona.’ ‘Come vedi non sto esercitando alcuna forza, nella gamba. Tuttavia, se solo lo avessi voluto, avrei potuto schiacciarti la faccia sul pavimento come una mela matura.’ E così dicendo forzai la schiavetta a prostrarsi al mio cospetto. Le sue labbra distavano adesso pochissimi centimetri dalle mattonelle polverose del pianerottolo. ‘Sarebbe sufficiente che affondassi il mio tacco a spillo nel tuo collo, per ridurti a uno straccio. E tu non puoi rifiutarti di obbedire. Sai bene che se lo facessi, ti sostituirei seduta stante con un’altra schiava.’ ‘Oh, no, padrona, la supplico” ‘Capisci, adesso, cos’&egrave il potere?’ ‘Sì, mia signora.’ ‘Sei consapevole di essere solamente una leccapiedi al mio servizio?’ ‘Sì, padrona.’ ‘Farai tutto ciò che ti ordinerò?’ ‘Sì, divina Vanessa. Ogni cosa.’ ‘Così va meglio’ giudicai. Tolsi il piede ...
    ... dal suo collo e le permisi di sollevare la testa quel tanto che bastava affinché i suoi occhi giungessero al livello delle mie ginocchia. ‘La ringrazio, padrona.’ ‘Guarda di non farmi fare brutte figure con il signor Baldecchi, animale, o sarà peggio per te.’ ‘Le assicuro che per lei farò qualsiasi” La zittii, rifilandole un ceffone in pieno volto. ‘Taci, cagna. La tua voce mi dà fastidio. Le uniche parole che voglio sentir uscire dalla tua bocca sono sì, padrona e ai suoi ordini, lady Vanessa.’ Le afferrai i capelli con una mano, sollevandole la testa all’altezza della mia fica. Un attimo dopo le sue labbra delicate avvolsero il mio sesso in un caldo abbraccio di baci e piccoli sfioramenti di lingua. ‘Non me ne faccio niente delle tue promesse’ le feci notare, prendendo a strofinare il mio sesso profumato da una parte all’altra della sua faccia. Lei continuò a leccarmi come se non avesse mai fatto altro nella vita. Pochi minuti le furono sufficienti per condurmi all’orgasmo. Nonostante i singulti sempre più frequenti che squassavano il suo respiro, la ragazza dimostrò di sapere il fatto suo. Era una vera fortuna, che una simile bellezza fosse nata in una famiglia di disagiati prossima alla miseria. Una fortuna per me, intendo. Potevo ordinarle di fare tutto ciò che volevo e senza farmi troppi scrupoli. Tanto, per come era messa, pur di ottenere i pochi spiccioli che le avrei gettato sarebbe stata disposta a fare qualsiasi cosa. ‘Non ti accorgi in che condizioni versi? Tu in ...