1. Un incontro particolare


    Data: 21/03/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Lady_Vanessa, Fonte: RaccontiMilu

    Una delle pratiche più costose fra quelle offerte alla mia clientela &egrave quella che io chiamo ‘incontri a tre’. Si tratta, in pratica, di particolari sessioni in cui a colui che paga si aggiunge un’altra persona, solitamente una donna, che interpreta il ruolo di schiava o di aiutante della mistress. Il signor Giorgio Baldecchi, ad esempio, amava recitare la parte del compagno della padrona, ed esigeva che agli incontri partecipassero giovani ragazze consapevoli del proprio ruolo di sottomesse. Una vera fortuna che fra i miei numerosi contatti nell’ambiente sadomaso della città figurasse anche una bella ventenne disposta a piegarsi ai sadici desideri di quel viscido omuncolo dai capelli radi. Lei si chiamava Silvia, e abitava in un piccolo appartamento di periferia assieme alla sua famiglia. Il padre aveva perduto il lavoro due anni prima, e trascorreva il tempo barcamenandosi come poteva fra mansioni precarie e giornate di deprimente far niente. La madre faceva la sarta in un negozietto fuori città, e quando le andava bene riusciva a riportare a casa non più di qualche centinaio di euro al mese. Considerate le premesse non c’era da sorprendersi se Silvia, pur di racimolare qualche soldo, fosse disposta a lavorare per me come schiava a pagamento. In fin dei conti, cinquanta euro per un’ora di sessione erano tutt’altro che una piccola somma. Per farla calare ancor più nella sua parte ero solita farle indossare una vecchia tunica sgualcita che le lasciava scoperte le gambe e ...
    ... le spalle, dopodiché la segregavo nello scantinato del palazzo in cui esercito la professione di mistress, in attesa dell’ora dell’appuntamento. All’arrivo del signor Baldecchi, approfittavo del tempo che l’uomo avrebbe impiegato a cambiarsi d’abito, per andare a recuperare la schiava. Una volta, al mio arrivo nello scantinato, trovai Silvia inginocchiata al centro del sudicio pavimento della stanza. ‘Buongiorno, mia piccola leccapiedi’ dissi. ‘Sei pronta a lucidare un po’ di suole?’ Lei chinò lo sguardo al mio cospetto e annuì con un cenno della testa. ‘Sì, padrona.’ Mi avvicinai a lei e le mostrai il guinzaglio che pendeva dalla mia mano. ‘Chinati’ ordinai. Lei obbedì prontamente, come suo solito. Senza troppe cerimonie, scostai i suoi capelli e afferrai l’anellino di metallo che sporgeva dal collare. ‘Credo che oggi ti sia toccato un piccolo colpo di fortuna, lo sai? Il padrone ha detto di non avere molto tempo da dedicarti.’ ‘Capisco, lady Vanessa.’ C’era del sollievo nella sua voce. Era evidente che i modi di fare e i desideri del porco la disgustassero. Sono sicura che se le avessi chiesto di divenire mia schiava a tempo pieno non avrebbe esitato un solo istante. Al cospetto di quell’uomo, al contrario, il suo intero essere veniva sopraffatto da un incontenibile senso di ripugnanza. C’era da capirla, poverina. Il Baldecchi era una vera merda umana. Benestante di famiglia, imprenditore nel settore vitivinicolo da oltre vent’anni, una famiglia sfasciata alle spalle e una ...
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