1. Fantasie


    Data: 21/03/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Berto747, Fonte: Annunci69

    ... membro virile. Mi poggio in terra, mi rigirò spingendomi la schiena per mettermi a pecorina, appoggiando le mani su una panca per sostenermi. Malgrado la testa che mi girava e i postumi dell'orgasmo, ebbi la presenza di spirito di afferrargli con una mano il cazzo, in modo da dirigerlo correttamente all'ingresso dell’ ano. Feci appena in tempo. Subito Alex mi tirò contro il proprio ventre. In un sol colpo tutto quel cazzo enorme mi penetrò nel mio culetto voglioso, strappandomi un grido di dolore. Senza alcun riguardo, reggendomi e stringendomi con le mani sulle chiappe, Alex cominciò a pompare con il bacino, penetrandomi fino alla radice ad ogni colpo.
    
    Arrivò il primo di una serie interminabile di orgasmi intensi, vibranti, ravvicinati, che Alex ignorò continuando a fottermi senza pietà. Proprio quando, orgasmo dopo orgasmo, mi sembrava di essere sull'orlo della follia, Alex raggiunse finalmente il proprio piacere. Sentii il suo corpo che si irrigidiva a contatto del mio. Alex accelerò, per quel poco ancora possibile, l'intensità delle sue bordate e quindi emise un gemito strozzato, quasi impercettibile se confrontato agli urli selvaggi dei suoi allenamenti. Avvertii il suo grosso cazzo pulsare dentro di me mentre mi riempiva con il suo seme, donandomi in questo modo un ultimo devastante orgasmo
    
    Rimanemmo per qualche secondo avvinghiati l'uno all'altro ansimanti. Io era sempre aggrappato alla panca, che per mia fortuna mi sosteneva. Sentivo gli occhi che lacrimavano ...
    ... copiosamente di gioia.
    
    Alex allentò la presa su di me, mi portò delicatamente in posizione verticale. Ma ero ancora scosso dai tremiti degli orgasmi, e non riuscì a tenermi ritto in piedi crollando mollemente sul pavimento ritrovandomi con il viso a pochi centimetri dai piedi di Alex.
    
    Allora, seguendo una pulsione istintiva che proveniva dal profondo del mio essere, cominciai a baciarglieli e a leccarglieli.
    
    Nemmeno quel gesto sembrò sorprendere Alex, che si limitò a restarsene ritto impassibile ad accettare gli onori e l'adorazione che gli tributava la sua ancella.
    
    Poi parlò. "Solamente il giovedì mi alleno di sera. Di solito mi alleno la mattina. Fatti trovare giovedì prossimo a quest'ora. Saremo ancora soli. Farò in modo che nessuno ci rompa le scatole".
    
    "Certe volte, quando mi alleno di sera, dopo faccio fatica a prendere sonno. Tu mi potrai aiutare a scaricarmi e a rilassarmi..."
    
    E già... pensai, continuando a leccare e baciare i piedi e le caviglie di Alex. Sono diventata una voce della sua tabella d'allenamento. Giovedì sera: cosce, addominali, bicipiti e doccia rilassante con la schiava. Ma a me stava bene, quindi annuì.
    
    "Molto bene, Io. Ora asciugami" mi ordinò, porgendomi un asciugamano celeste.
    
    * * * * *
    
    Mi sentii improvvisamente stordito. La nebbia che mi circondava non aveva più l'odore di shampoo e di bagnoschiuma. Ma un aroma strano. Mediorientale. Dalla nebbia emersero di nuovo gli occhi azzurri di Marco che la fissavano incuriositi. ...
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