La Regina di Saba
Data: 19/03/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Frossi, Fonte: EroticiRacconti
Avvolto dalla bellezza di S. Maria Novella e la sua famosa piazza fiorentina, siedo su una panchina in contemplazione. Ad un tratto sento una presenza dietro di me e ho un presentimento, mi volto e mi trovo davanti, non so, la Regina di Saba, sì, proprio, la Regina di Saba. La giovane africana, la Regina ora mi invita a comprare qualcosa di quello che distende sulla panchina accanto a me: collane, braccialetti, manufatti in legno. Descrive la merce e io guardo lei estasiato. Un bel nero splendente nel viso abbellito da un'esotica ma semplice pettinatura etnica e da due occhi a mandorla che sanno di oriente. Le mani lunghe e affusolate ornate di enne e tutto il resto avvolto da una variopinta veste lunga in cui spiccano il verde, il rosso e il giallo: il grano di primavera, papaveri e ginestre. Ad un tratto, mentre lei, in una lingua mista di francese e italiano approssimativi, sollecita l'acquisto di qualcosa, non posso fare a meno di dirle: "Come sei bella. Come ti chiami?" " Janine" e mi sorride quasi a volermi dire che è abituata ai complimenti. Le chiedo da dove viene e mi racconta la sua storia: è venuta in aereo dal Senegal in Francia con uno zio che è poi stato arrestato a Lione per reati vari e lei si è ritrovata sola senza protezione di nessun genere. Si è messa alla fine con un giovane del suo paese da cui ha avuto un figlio, Mustafà. Mustafà ora è in Senegal affidato ai genitori del padre che non si è fatto più vivo e non si sa che fine ha fatto. Lei ha ventitré ...
... anni. Io non so se dice il vero ma mentre racconta la guardo con la solita intensità perché, muovendosi e parlando, è ancora più bella. Le chiedo dove vive e con chi e Janine mi risponde che c'è un libico che l'ha portata ad Empoli, le passa la merce da vendere e la fa dormire in uno scantinato insieme ad altre ragazze come lei. Indago per capire se si prostituisce e non è chiaro ma è chiaro che ha bisogno di soldi, un estremo bisogno e per soldi sarebbe disposta a molto ma non a tutto, lascia intendere. Le compro due o tre cose, le ammollo 50 euro e lei dice che andrà a cambiarle per il resto e che mi posso fidare perché "vedi ti lascio tutta la mercanzia".
Ritorna dopo aver incontrato altre due ragazze che vedo da lontano, in costume ma meno belle. Ritorna, mi dà il dovuto e io le dico che se lo può tenere, allora mi ringrazia e io aggiungo che se le va di restare lì con me un altro po' a parlare gliene darò altri 50. Allora si siede, risponde alle mie domande e gestualmente alle mie tacite avances. C'è qualcos'altro che scuote i miei sensi, un forte odore che emana dal suo corpo al sole, un odore che non so definire, un olezzo animalesco ingentilito da qualche balsamo esotico ed acuto. Il suo discorso mi convince che potrei "riscattarla" Janine, liberarla e magari, se lei volesse, tenerla con me, aiutarla, custodirla, basterebbero duemila euro per il suo attuale "padrone", me lo lascia intendere. Il giorno dopo me lo fa incontrare Abdul che mi assicura di non averla mai ...