Tua…(Capitolo 3)
Data: 19/03/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu
... per la serata, di fronte ad un ristorante giapponese.
Passo il resto della giornata pensando a quello che potrà succedere. L’idea di passare la notte con Ay e Jay mi eccita in maniera incredibile. Sono certo che scoperemmo per tutta la notte, e sarebbe difficile non ricominciare la mattina dopo. Senza nemmeno rendermene conto, l’orario dell’appuntamentoè quasi arrivato. Mi preparo, esco. Mi faccio aiutare da Google Maps per trovare il ristorante e li vedo. Ay e Jay, in piedi ad attendermi di fronte al ristorante. Ho dovuto prendere la metro per arrivarci. Sono un paio di fermate, quindi ho fatto in fretta, ma nella mia mente già si inizia a dipingere un eventuale viaggio di ritorno con loro due in metro. Potrebbe essere divertente. Mi avvicino ai due e li saluto. “Buonasera”, esordisco. Jay mi accoglie con un sorriso che già mi fa sciogliere. Adoro le sue labbra. E i suoi capelli. E…le sue tette stupende! Cazzo adoro tutto in questa donna. Indossa un vestito color verde acqua, con un’ampia scollatura a V. Peccato che il seno sia costretto in un reggiseno. Jay mi butta le braccia al collo e mi saluta con un bacio sulla guancia. Le poso una mano sul fianco, appena sotto al seno, facendo in modo che il mio pollice indugi sul bordo del reggiseno, accarezzandolo. “Sei uno spettacolo, Jay, ma questo mi pare di troppo”, le sussurro in un orecchio. Lei sorride, senza aggiungere nulla. Poi saluto Ay, che ci suggerisce di entrare subito nel ristorante per evitare che si inizi a ...
... riempire troppo di gente. Faccio passare Jay prima di me, per non perdermi l’opportunità di ammirare anche il suo lato B. Il vestito le lascia le spalle e un po’ della schiena scoperti. Nonè molto lungo, maè largo. Ha ai piedi dei sandaletti con un po’ di tacco. Sono sicuro che su quei tacchi il suo culo sia ancora più invitante.
Ci accomodiamo e ci vengono subito serviti i menu. Chiediamo dell’acqua e io suggerisco di prendere una bottiglia di vino. Un pinot grigio. Facciamo le nostre prenotazioni e il cameriere ci lascia per un po’ da soli. “Allora, come state?”, chiedo, per rompere un po’ il ghiaccio. “Bene bene, il weekend si sta sempre bene, Alex.É durante la settimana cheè un casino, ma per fortuna sono in ferie, quindi non posso lamentarmi.”, mi dice Ay. “Non andate da nessuna parte?”, chiedo. “No. Non ci piace quando i bei posti vengono presi d’assalto, e in questo periodo viene preso d’assalto tutto. E poi ho solo una settimana, quindi rimandiamo ad inizio settembre. Tu, invece? Rimarrai ancora qualche giorno qui, giusto?”, mi risponde Ay. “Si, giusto. E poi ferie anche per me, finalmente.”, gli dico io. “Andrai da qualche parte?”, mi chiede Jay. “No. Me ne starò buono buono dalle mie parti. Si fa per dire, visto che sono originario del salento e quindi questo periodo di stare buoni buoni non se ne parla proprio”, rispondo, e Jay si mette a ridere. “Bello però, bei posti, beato te”, mi fa lei. “Ah, no, beato Ay. Preferirei restare in città tutta l’estate, se avessi ...