1. Cartomanzia – 17a parte – La pandilla


    Data: 17/03/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Sensazioni Voyeur Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... aveva perso fin troppo tempo con quella puta ammanettata: posò la bottiglia in terra, tirò fuori il cazzo, afferrò i capelli della donna e le spinse la cappella contro le labbra. Siccome lei teneva la bocca chiusa, le strinse le narici e Laura, per non soffocare, aprì subito la bocca, che lui invase, fino a farle arrivare gli ispidi riccioli del pube contro le labbra. Lei provò a leccare, a succhiare quel cazzo -neanche troppo pulito!- ma il giovane le aveva impugnato i capelli e la stava letteralmente scopando in bocca. Il ragazzo doveva essere carico, perché dopo due-tre minuti il primo getto di sperma colpì il palato di Laura che si affrettò ad ingoiare. Il capobranco, però, doveva dimostrare di essere all’altezza del ruolo, “marchiando” la preda e quindi le sfilò l’uccello dalla bocca e diresse gli schizzi successivi ad imperlarle il viso, i capelli ed un pochino anche i seni. Poi, sempre ghignante, incitò nella sua lingua il branco a servirsi mentre lui, dopo aver risistemato il pene -ormai rammollito- nei calzoni, bevve un altro sorso di birra e si dispose ad osservare divertito i suoi sodali alle prese con la puta inaspettatamente trovata in passeggiata. Anche il secondo durò poco ed anche lui scelse di imbrattarle il viso; il terzo, invece, durò poco di più, ma preferì farle ingoiare tutto, fino all’ultima goccia. Poi il quarto -col cazzo decisamente puzzolente e con perfino grumi di lurido “formaggio” intorno alla base della cappella!- che sembrava avere qualche ...
    ... problema, incitato e sfottuto allegramente dai compagni, mentre tutti continuavano a sghignazzare, bere birra e ruttare; il capobranco si accosciò ed allungò la mano, infilando di colpo un dito nella vagina di Laura: «Ehi! Ma questa puta è un lago! E’ tutta bagnata, eccitata come una cagna!» comunicò agli altri. La notizia accese evidentemente i lombi del niño, che si scaricò anche lui. L’ultimo, il più minuto di taglia, tirò fuori il cazzo, visibilmente più piccolo ed anche lui lo mise in bocca a Laura, che giudiziosamente lo succhiò e leccò come aveva già fatto agli altri. Il capo della pandilla bevve l’ultimo sorso di birra, osservando irridente la scena ed allargò il braccio per gettare la bottiglia sulla scogliera, ma poi si fermò, folgorato da un’intuizione: «Certo che col tuo cazzetto, Pequeño [piccolino N.d.A.], la signora si diverte ben poco… Vediamo se riusciamo a farla divertire lo stesso!» Si accucciò davanti a Laura, le mise la bottiglia vuota tra le cosce e poi, facendola alzare leggermente, gliela mise in piedi, con il collo introdotto nella vagina; alla fine si rialzò e si pose accanto ai due, gravando ritmicamente sulle spalle di lei facendola… come rimbalzare sulla bottiglia. Lei si sentì incendiare i sensi da quell’umiliante stimolazione e aumentò ancora di più gli sforzi nel pompino, portando anche l’ultimo a sborrarle in bocca. In contemporanea agli schizzi del pechegno, una calda ondata di piacere la invase e si stupì a trovarsi quasi dispiaciuta che tutto ...
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