1. Qualcosa che non ti aspetti - 1


    Data: 14/03/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... venne, e le sue difese crollarono del tutto. Si aspettava lo scherno, forse sarebbe stato pronto ad affrontarlo… ma il silenzio, lo stupore sul volto dell’amico lo annientarono del tutto. Stava per afflosciarsi a terra senza più forze, ma Renzo lo prese per le ascelle e lo tenne su, stringendolo a sé.
    
    “Calmati, Mimmo, calmati, ti prego”, mormorò a sua volta commosso.
    
    “Sono un mostro, l’hai visto…”, esclamò l’altro disperato.
    
    “Ma che cazzo dici? – lo scosse Renzo – ma quale mostro? Ma guardati, Cristo, sei fantastico…”, e delicatamente lo scostò da sé.
    
    “Non prendermi in giro… almeno tu.”
    
    “Ascolta, Mimmo, - disse, allora Renzo, fissandolo negli occhi – ascoltami, parlo seriamente. Capisco che dev’essere un martirio per te, portarti addosso questo segreto, ma credimi: non è niente. Lo so che avresti dovuto averci un uccello lì sotto, ma quella sciocca di madre natura si è lasciata ingannare dalla tua bellezza e ci ha messo una figa… una figa bellissima… e te lo dice uno che di fighe se ne intende. Ma guardala, è perfetta…”, e ne sfiorò le labbra con la punta delle dita.
    
    Mimmo fremette a quel contatto così sfacciato, così nuovo per lui.
    
    Renzo si inginocchiò, come a scrutare quel sesso anomale più da vicino.
    
    “Mio Dio… è perfetta…”, mormorò di nuovo e d’impulso prese a leccarla golosamente.
    
    “Che fai?”, cercò di fermarlo Mimmo, ma l’altro non lo ascoltava, continuando imperterrito a leccare quel sesso così nuovo al piacere.
    
    Paralizzato dall’insolita ...
    ... situazione in cui era precipitato, Mimmo rimase come paralizzato, immobile, incapace di fermarlo, di protestare, incapace di sottrarsi a quell’obbrobrio, mentre la lingua dell’amico frugava sfacciata e impietosa nella sua intimità; né seppe opporre resistenza, quando, ormai incontrollabilmente ringalluzzito, Renzo lo spinse sul letto, gli puntò il cazzo sopra la figa e cominciò a spingerglielo dentro… Era del tutto annichilito da quel succedersi inaspettato di eventi, a cui non aveva mai pensato e per i quali mai aveva elaborato una strategia di difesa.
    
    Adesso, oberato dal peso di quel corpo vigoroso, trafitto da quel sesso che gli martellava dentro implacabile, teso unicamente al proprio piacere, Mimmo si sentì violato, ferito nel corpo e nell’anima. “E’ così che ci si sente, quando si viene stuprati…”, pensò.
    
    Quando tutto fu finito e Renzo venne fuori da lui, Mimmo rimase abbandonato sul letto, immerso nel sudore, sopraffatto dalla vergogna… vergogna per quella anomalia del suo corpo, che ormai non era più soltanto sua, ma condivisa per forza di cose con altri… vergogna per lo stupro subito e proprio da chi si fidava di più. Se ne stette immobile, incurante perfino di ricoprirsi, di pulire le brutture che insozzavano il suo magnifico corpo.
    
    E così lo trovò Renzo, uscendo dal bagno, dove era andato a lavarsi; e fu allora, notando lo strazio sul volto dell’amico, notando il suo corpo devastato, l’intimità sconciamente esposta, fu allora che si rese conto davvero di ...
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