1. Qualcosa che non ti aspetti - 1


    Data: 14/03/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... Renzo, disfando la valigia.
    
    “Nudo? O buon Dio…”, finse di scandalizzarsi Mimmo.
    
    “Non temere, - lo rassicurò Renzo, dandogli una pacca sulla spalla – in genere non attento alla virtù dei maschietti.”
    
    “Meno male…”
    
    La schermaglia proseguì ancora per un pezzo, mentre si preparavano a fare il loro primo giro in spiaggia.
    
    Ma, naturalmente, il diavolo non poteva non metterci la coda… altrimenti, cosa ce l’avrebbe a fare?
    
    Erano rientrati verso metà pomeriggio dal giro di ricognizione sulla spiaggia e nei dintorni; faceva non poco caldo.
    
    “Sono tutto sudato. - disse Renzo, chiudendo la porta della camera – Io faccio una doccia… o vuoi farla prima tu?”
    
    “Vai pure.”, rispose Mimmo e dopo un po’ si sentì lo scroscio dell’acqua e un sommesso canticchiare dietro la porta chiusa del bagno.
    
    Nell’attesa, Mimmo si dedicò ad altre cose, poi si spogliò e prese l’accappatoio, poggiandolo sul letto, in attesa di infilarselo. Ma ecco che la porta del bagno si riaprì prima del previsto.
    
    “Accidenti, che bel culetto!”, scherzò Renzo, venendo avanti.
    
    A quelle parole, Mimmo si voltò di scatto col volto di brace, afferrando la prima cosa capitatagli sotto mano e portandosela all’inguine.
    
    “Scusa, - mormorò Renzo – non immaginavo…” e si avvolse in tutta fretta il telo attorno ai fianchi.
    
    Ma per quanto subitaneo fosse stato il gesto di Mimmo di coprirsi, ciò non impedì a Renzo di intravvedere quanto l’altro cercava disperatamente di nascondere. Capì che qualcosa non ...
    ... andava, che le cose non stavano come avrebbero dovuto essere e che significava l’atteggiamento dell’amico, che lo fissava sconvolto, con gli occhi sbarrati e una pezzuola premuta spasmodicamente all’inguine?
    
    Restarono a lungo in silenzio, quasi pietrificati, l’uno dallo stupore, l’altro dall’angoscia, poi:
    
    “Mimmo…” disse piano Renzo, facendo un passo avanti.
    
    “Non muoverti… non avvicinarti!”, gli intimò l’altro, allungando il braccio in avanti come a bloccarlo.
    
    “Mimmo… per favore… cos’hai? Cosa nascondi?”
    
    “Sta indietro… per favore!”, ripeté Mimmo e nella sua voce c’era il terrore della bestia braccata.
    
    “Mimmo, qualunque cosa tu abbia… sono io, Renzo, fidati di me…”
    
    E ogni parola era un mezzo passo avanti, finché gli fu davanti. Allungò la mano per togliergli il panno dall’inguine.
    
    “No!”, gemette Mimmo, ormai sull’orlo di una crisi isterica, ma senza più la forza di opporsi, di difendersi.
    
    Renzo afferrò un lembo del panno e glielo sfilò, facendo forza, dalle mani… mani che rimasero premute sull’inguine, come ultima, disperata difesa del suo segreto. Tremava tutto Mimmo, livido in volto, mentre lasciava che l’amico lo prendesse per i polsi e gli scostasse delicatamente le mani.
    
    “Che mi venga un colpo!”, esclamò Renzo alla vista di quel sesso femminile impiantato su un superbo corpo maschile… maschile a tutti gli effetti.
    
    Mimmo ormai piangeva incontrollabilmente, aspettandosi da un momento all’altro la crassa risata di dileggio; ma la risata non ...
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