1. Godere nella vergogna v


    Data: 14/03/2024, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... aveva ballato per primo con Mia.
    
    Mi parve di riconoscerlo, forse era seduto al tavolo del ristorante la sera prima. Indicò Mia e senza mezzi termini parlarono di lei come di una puttana, poi se ne andò con la promessa di poter ballare pure lui con Mia. Così passò ancora una buona mezz’ora dove Mia, quasi disinibita, neppure tornò al tavolo con noi ma finì col ballare con altri sconosciuti. Scostandomi di poco per guardarla mentre ballava sentii uno dei suoi precedenti cavalieri che rivolgendosi ad un amico l’aveva invitato ad andare a ballare con la nuova “soumise” di Gaston. Era la prima volta che sentivo quel termine. La diretta traduzione non mi piaceva “sottomessa”, anche se allora non avevo compreso il reale significato. Pensai fosse solo un modo dispregiativo per indicarla quasi come una puttana che se la faceva con tutti. La cosa mi rodeva ma era innegabile che mia moglie si era concessa in ballo con quasi tutti gli uomini single della sala, come se fosse una merce da esibire, senza che né lei né io ci fossimo ribellati. Cercai di indignarmi con Gaston che calmo mi fece osservare che vestita in quel modo era naturale passare per una puttana. Gli ribattei che aveva capito male che non era quel genere di donna che lui si immaginava. Sarcastico mi rispose:
    
    “Può essere vero, ma sta o no andando in giro seminuda a farsi palpare da tutti gli sconosciuti del locale? - e, facendosi volgare, aggiunse- sentendo tutti i loro cazzi in tiro mentre si strusciavano a ...
    ... lei.”
    
    Ero senza parole. Mi sfidò a provare se non fosse vero quello che mi stava dicendo. Quando Mia ritornò tra noi non le diedi tempo di sedere e la portai a ballare. Abbracciai mia moglie e finalmente potei ballare con lei. Le mani sulla sua vita permettevano sicuramente di capire che sotto l’abito era completamente nuda. Stringendola sentii il mio sesso scoppiare contro di lei. In un momento capii che tutti quelli che avevano ballato con lei avevano potuto provare la mia stessa sensazione appoggiandosi contro di lei. Non fu difficile immaginare anche il contrario, quindi anche lei non avrebbe potuto fare a meno di sentire tutti quei sessi contro il suo corpo coperto da pochi millimetri di stoffa. Gaston aveva ragione tanto che mi venne spontaneo pensare che anche lei stesse provando anche un sordido piacere. Era evidente che Gaston aveva preparato la serata e lei incapace di ribellarsi era restata al gioco.
    
    La stavo abbracciando, quando sentii una mano battermi sulla spalla. L’ennesimo pretendente era di nuovo il ragazzo di colore al ballo mi chiese,ruvidamente di lasciargli terminare il ballo con Mia. Senza quasi riuscire ad opporre alcuna resistenza, lui prese il braccio di Mia e lei mi lasciò cedendo all’insistenza del nuovo venuto. Raggiunsi il tavolo di Gaston che mi sorrise.
    
    “Sono convinto che adesso sarà ancora più eccitante.”
    
    Guardai verso la pista.
    
    MIA
    
    Tutti quelli sconosciuti che avevano ballato con me spingendo il loro corpo sul mio, avevano fatto ...