1. Godere nella vergogna v


    Data: 14/03/2024, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... sarei mai aspettato ,Mia mi raggiunse al tavolo e anziché ribellarsi si lasciò invitare a ballare da uno sconosciuto. Non la riconoscevo. .
    
    Gaston guardava Mia ballare senza dire nulla e sorprendentemente mi chiese quanto la pagassi per sera. Gli risposi seccato che Mia era mia moglie.
    
    Per niente sconvolto riprese dicendo che ero fortunato ad avere una moglie così e facendosi serio e arrogante mi chiese se girava sempre nuda sotto i vestiti. Non sapevo cosa rispondergli. Lui continuò dicendo che chiunque ballando con lei avrebbe potuto rendersene conto.
    
    Guardai verso la pista dove l’anziano signore teneva Mia ben stretta con le mani ben ancorate attorno alla sua vita. Il pezzo finì e Mia tornò a sedersi con noi. Il suo cavaliere rivolgendosi a Gaston gli chiese se avesse intenzione di accompagnare Mia al solito cinema la sera seguente. Non capivo il senso di quella richiesta e ancor meno la risposta di Gaston che si limitò ad un:“Vedremo sin dove si può arrivare.”
    
    Il vecchio si allontanò avvisandolo che lui ci sarebbe andato con altri suoi amici e che come sempre sarebbe stato ben felice di partecipare all’iniziazione.
    
    Continuavo a non capire. Alla fine accomiatandosi disse a Gaston che avrebbe sicuramente mandato al nostro tavolo i suoi amici; salutò Mia baciandole gentilmente la mano.
    
    “Spero che non si fermi qua la nostra conoscenza.”
    
    Gaston ci spiegò che veniva spesso in quel locale, che era molto conosciuto e chiese a Mia se fosse disponibile a ...
    ... concedere altri balli a dei suoi amici. Mia mi guardò, in fondo non c’era nulla di male, se non fosse per il tarlo che Gaston mi aveva insinuato finiva per rodermi sempre più.
    
    Lui si alzò e lo vedemmo parlottare in mezzo alla sala. Sapevo che a Mia piaceva ballare, ma ora non ero poi così contento a lasciarla continuare, così le chiesi di andarcene. La sua reazione mi sorprese, voleva restare ancora a ballare.
    
    “Non sarai geloso per caso?” mi rispose sorridente. Neppure il tempo di reagire che Gaston era di nuovo da noi accompagnato da un ragazzo di colore. Rivolgendosi a Mia le disse che il suo amico voleva ballare con lei e senza aspettare risposta la prese per mano e la spinse verso l’estraneo. Con mio stupore Mia non si ribellò.
    
    MIA
    
    Non sapevo cosa fare. Mi piaceva ballare ma non certo farmi mettere le mani addosso; Rodolfo era po’ geloso e volevo fargli capire di quanto fosse stato stupido mettermi in quella situazione e trovarmi a ballare mezza nuda con degli estranei, così decisi di provocarlo. Gli sorrisi. Il mio nuovo ballerino era un ragazzo di colore con uno sguardo magnetico. Non feci nemmeno tempo ad arrivare in pista che già mi aveva messo addoso le mani. Una scarica di adrenalina mi percorse e senza fiatare lo seguii sentendo lo sguardo di Rodolfo che, forse un po’ preoccupato, mi seguiva.
    
    RODOLFO
    
    Mentre iniziava a ballare con quel ragazzo , un altro individuo si avvicinò al nostro tavolo. Era evidente che conoscesse Gaston come l’anziano signore che ...
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