Bisogno Incontrollato.
Data: 05/03/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Racconti Erotici,
Trans
Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu
... vestito, la mia topa appare tra la carne delle cosce, con le mani mi accarezzo, sento di essere bagnata fin sopra al pizzo degli autoreggenti. Si tirano giù i jeans, e abbassano le mutande, come immaginavo sono tutte e tre ben messi, si avvicinano in due, e mentre uno inizia a toccarmi, l’altro si posiziona e con un colpo secco mi entra dentro. Non riesco a trattenere un grido di piacere, era troppo tempo che aspettavo, inizia a pompare svelto, comincio ad ansimare. Sono nuda sdraiata sul materasso, vedo il tubino e la giacca in terra, con sopra la borsa, mi sono rimasti indosso soltanto gli autoreggenti. Mi tocco la fica, e poi più giù il buchetto del sedere. Un po’ mi brucia, dopo il primo che mi ha scopata, gli altri due mi hanno presa insieme, nella fica e dentro al culo, sono andati avanti per mezz’ora, poi a turno uno alla volta mi hanno di nuovo infilzata. Alla fine sono crollata, loro se ne sono andati, si sono rivestiti alla svelta, mi hanno detto di fare con calma, di usare le salviette e i gel per ripulirmi, prima di sera sarebbero tornati a sistemare. Cerco di darmi una riassettata mi passo il gel sulle mani e sulla fica, mi rivesto, senza rimettermi le mutandine, e con passo un po’ malfermo ripercorro il viottolo, rientro nel parchino. Le nonne e i nipotini sono spariti, anche i tre se ne sono andati. Risalgo sulla Smart, e mi allontano. Dal profondo della vagina sento che la voglia ancora non si è placata. Inizio a pensare da chi potrei farmi scopare, vago per ...
... un po’ in cerca di un idea, nel frattempo mi sento nuovamente in agitazione, tra non molto avrò nuovamente la fica che cola umori, quello che ho avuto prima ancora non mi è bastato. Imbocco una specie di tangenziale che si dirige verso l’autostrada, magari trovo qualche camionista, l’idea di stare nel cesso di qualche autogrill, con mezza dozzina di rumeni arrapati inizia a farsi largo. Poi vedo un grande piazzale pieno di autoarticolati, e una grossa insegna di un ristorante, è sicuramente una di quelle trattorie per camionisti, potrei fermarmi, e mentre pranzo faccio in modo che qualcuno mi noti, e organizzo la gang bang con i rumeni. Il locale è enorme, tutti parlano ad alta voce, i tavoli sono tutti occupati. Una cameriera con l’accento dell’ est europeo, mi si avvicina, ha la gonna corta e sculetta, probabilmente la sera finito il lavoro arrotonda facendosi scopare nelle cabine. Mi chiede se voglio mangiare, alla mia risposta affermativa, mi dice che non ci sono posti, ma che se voglio chiede a una ragazza che sta da sola se mi fa accomodare con lei, sempre se a me stia bene. Le dico che va bene, si avvicina al tavolo e parlotta con la tipa, e poi mi fa cenno che mi posso andare a sedere. Sculetto come una maiala, mi avvicino e mi siedo di fronte alla mia commensale. La osservo, jeans strettissimi, camicia mezza sbottonata con le tette mezze fuori, è scura di carnagione, dai lineamenti sembra una mulatta, capelli biondi tinti, mi sorride, mi saluta e mi dice il suo nome, ...