1. Bisogno Incontrollato.


    Data: 05/03/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Trans Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu

    Ho fatto uno strano sogno, nuotavo in un impiastro dolciastro, la fatica era tremenda, raggiungere la riva di quello stagno melmoso sembrava un impresa disperata. Mi sono risvegliata quando il terrore di affogare in quella specie di sabbia mobile dal sapore di marmellata di albicocche, stava diventando quasi reale. Con respiro affannoso, ho aperto gli occhi e la mia stanza da letto è al suo posto, l’armadio, il canterano, la gatta che dorme in fondo ai piedi. Mio marito dorme beato, vive in un universo parallelo, fatto di lavoro, serate con gli amici a giocare a calcetto, bevute in birreria, tornei di freccette con i soliti quattro disgraziati. Cerco di mettere a fuoco la realtà dal mondo immaginario in cui ero piombata, mi accorgo che sotto, in mezzo alle cosce sono tutta inzuppata. Infilo una mano nelle mutandine, c’è un liquido appiccicoso che è fuoriuscito, sento il cotone umido, appena sfioro il grillettino, un brivido mi corre lungo la schiena, devo aver fatto qualche sogno bagnato, dove la mente priva di controllo, mi ha dirottata in quello stagno pieno di marmellata, non ricordo nulla, un ansia che conosco bene sta prendendo il sopravvento, oggi sarà uno di quei giorni in cui a comandare è la mia vagina. Mi alzo in silenzio, e vado in bagno, provo a toccarmi, mi strofino per qualche istante, ma mi accorgo che non è quello che ci vuole. Torno a letto, quell’inutile ammasso di carne e ossa, si è girato a pancia in su, muovo una mano in direzione della sua, un ...
    ... tempo sempre pronta dotazione. E’ mezza moscia, la maneggio per qualche secondo, sento che potrebbe reagire allo stimolo, improvvisamente si risveglia, mi guarda un po’ stranito, gli sorrido, il suo sguardo è un misto di stupore e voglia di un po’ di sesso mattutino con sua moglie, quella di cui si ricorda solo quando apre il cassetto e ritrova gli indumenti con cui gioca a calcetto, stirati e freschi di lavatrice. Questo pensiero mi distrae, velocizzo il movimento, ma questo basta per sentirlo pulsare nella mano, una palpeggiata di pochi secondi, ed è già venuto. Ho bisogno di ben altro, in queste giornate per placare la voglia incontrollata che mi assale. Ritorno in bagno, una veloce doccia, riprovo a ritoccarmi, sono eccitata, ma non serve, mi metto una tuta di cotone, sotto resto nuda, vado in cucina e preparo la colazione. Dopo una ventina di minuti, si presenta l’inutile essere, oggi deve fare un lungo giro a visitare, come li chiama lui clienti importanti, tornerà per cena, ma non troppo presto. Ho tutta la giornata , attendo febbrile che tolga il disturbo, appena sento l’auto che nel piazzale si mette in moto, il cancello automatico che si richiude, corro al guardaroba. Butto la tuta per terra dopo essermela sfilata e inizio a frugare nei cassetti. Trovo degli autoreggenti velati, con un pizzo nero in cima alto venti centimetri, e li indosso. Resto per un momento a rimirare la mia figura nello specchio, la fica depilata, le tette ancora belle sode. Prendo un perizoma ...
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