1. Vecchio compagno di scuola


    Data: 29/02/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu

    ... il suo cazzone si stava sgonfiando dentro di me. ‘Scusa’ mi disse. ‘E di che?’ risposi io ‘Per non essermi fermato quando me l’hai chiesto’ rispose lui. Mi voltai indietro, lo guardai in faccia e gli dissi: ‘non hai idea di quanto sia felice che tu non mi abbia dato retta, e adesso baciami bastardo, se hai il coraggio’. Mi baciò in bocca e io ricambiai, si sollevò un po’ sulle braccia e sulle gambe per far si che io da sotto di lui potessi girarmi a pancia in su, poi si appoggiò nuovamente su di me ‘alla missionaria’ e rimanemmo li a limonare. Avevo le gambe aperte e il suo cazzo cadeva fra le mie cosce fino a toccare il lenzuolo, potevo sentire la sua cappella sgonfia che toccava il mio buco del culo. Dopo un po’ si tolse da sopra di me e si stese di fianco chiedendomi: ‘e tu?’ ‘io cosa?’ ‘Tu non sei venuto, come ricambio? Non ti aspetterai un pompino o di farti il mio culo!’. ‘Adesso ti faccio vedere’ gli risposi. Mi misi con la testa appoggiata sul suo ventre, come quella volta in gita scolastica, e cominciai a succhiargli il cazzo sentendolo nuovamente crescere nella mia bocca. Quando fu bello duro me lo tolsi di bocca e mi rimisi a cavalcioni sopra di lui, guidandolo verso il mio buco con la mano e impalandomici sopra fino quasi a sedermi sulle sue palle. Cominciai a fare su e giù sul suo cazzo per un po’, poi mi sfilai, mi misi a pancia in su sul letto, alzai le gambe e lui capì subito cosa volevo, mi afferrò i polpacci, se li caricò sulle spalle e mi penetrò di nuovo. ...
    ... ‘Fammi male!’ gli dissi. Iniziò a scoparmi energicamente e io sentivo il suo cazzo che sbatteva contro la mia prostata, ero li li sul punto di venire ma non riuscivo a lasciarmi andare, avrei potuto menarmelo ma venire col culo mentre mi scopano, senza toccarmelo, &egrave una cosa che mi piace troppo e non volevo perdermela. Poi mi afferrò per i fianchi e mi fece appoggiare i piedi alle sue spalle costringendomi a trovarmi quasi con le ginocchia al petto, continuava a muoversi dentro di me e darmi dei colpi molto energici ad ogni uno dei quali io gemevo forte per un misto fra dolore e infinito piacere. ‘Guardati, come stringi le lenzuola con le mani, sei proprio in calore’, mi disse, e in quel momento il mio cazzo sputò un forte getto di sperma che mi annaffiò tutto il petto, fu un orgasmo lungo ed intenso, sconvolgente, dopo il quale gli chiesi di fermarsi un attimo. Tolse educatamente il suo cazzo dal mio culo, lo avvicinò alla mia bocca che aprii e cominciò a menarselo, io ero li, sotto di lui come una puttana a bocca aperta che aspettavo di ricevere il suo schizzo in bocca o in faccia, ma non riusciva a venire così gli afferrai il cazzo e cominciai a fargli un pompino da manuale. Dopo un po’ che lo spompinavo e lui non veniva gli chiesi: ‘tutto ok’? ‘Si’ rispose lui, ma sono venuto da poco e ci vorrà tempo, ti va di rimetterti a pancia in giù con le gambe chiuse e farti venire ancora nel culo? Senza discutere mi stesi sul letto a pancia in giù e con le mani mi divaricai ...
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