Vecchio compagno di scuola
Data: 29/02/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu
Sono le sette di mattina e mi sveglio in questa bella stanza d’albergo per partecipare al primo giorno di una fiera alla quale espongo i miei prodotti, questo letto è molto comodo e non ho voglia di alzarmi subito, mi serve qualcosa per darmi la carica così allungo la mano nella valigia che ho lasciato di fianco al letto ieri sera e tiro fuori il vibratore che porto sempre con me quando sono in viaggio. Ovviamente ho con me anche la crema, mi lubrifico bene, metto un preservativo sul grosso cazzo di gomma per farlo sembrare più reale e me lo infilo. Mi masturbo così per una decina di minuti finché vengo, raccolgo tutto lo sperma che mi sono schizzato sulla pancia con la mano, estraggo il vibratore e me la spalmo tutta sul culo, lo faccio sempre e mi piace molto farlo! Bene! mi alzo, una bella doccia e inizia la giornata. La mattinata passa noiosa, qualcuno si avvicina curioso allo stand ma non mostra più interesse di tanto finché arriva una faccia che mi sembra conosciuta ma che non so dove collocare; il tizio mi fa domande sul materiale esposto, gli spiego tutto, sembra interessato, gli do un mio biglietto da visita per eventuali contatti futuri, lui lo guarda ed esclama: ‘ma allora sei davvero tu?! Avevo il dubbio ma pensavo fosse impossibile’. Io lo guardo perplesso e gli rispondo: ‘anche a me sembra di conoscerti, ma non riesco a ricordare perché’. Lui ride e mi dice: ‘sono Emanuele, abbiamo fatto le superiori assieme, non ti ricordi?’. Un flash si accende nella ...
... mia mente, ‘certo che mi ricordo adesso! Come stai e cosa fai qua in Francia?’. Ci abbracciamo come vecchi amici e parliamo per un po’ del più e del meno ricordando i vecchi tempi, quello a cui nessuno dei due accenna ma a cui sicuramente anche lui stava pensando era quella volta in cui, in gita al quinto anno, eravamo rimasti soli in camera d’albergo perché gli altri avevano optato per una serata in discoteca, lui era steso sul suo letto e io sul mio, parlavamo di figa tanto per cambiare sebbene l’avessimo appena a stento annusata, nel frattempo lui si strofinava il pacco con una mano e a un certo punto se l’è tirato fuori ed ha cominciato a menarselo. All’inizio io rimasi un po’ scandalizzato ma poi pensai che certe occasioni capitano di rado, così mi alzai dal mio letto, mi sedetti sul suo a fianco a lui e glielo presi in mano, lui mi lasciò fare, glielo menai per un po’ stando seduto poi, con la scusa di stare più comodo, mi stesi a fianco a lui continuando a menarglielo, non dicevamo niente e non ci guardavamo nemmeno in faccia. Eravamo imbarazzati ma ci piaceva quel gioco poi, come se l’avessi già fatto altre mille volte, cambiai posizione appoggiando la testa di lato sulla sua pancia, avevo il suo cazzo a pochi centimetri dalla mia bocca, la sua cappella era magnifica, grande, lucida, e come se fosse la cosa più naturale del mondo la baciai. A quel punto lui mi mise una mano sulla testa, mi spinse verso la sua asta dura ed esclamò: ‘succhiami il cazzo!’. Non opposi ...