Vecchio compagno di scuola
Data: 29/02/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu
... la minima resistenza, aprii la bocca ed accolsi quel grosso pezzo di carne mentre con la mano continuavo a menare la parte che restava fuori. Ogni tanto con la lingua davo qualche colpetto ma se ci penso adesso era un pompino abbastanza goffo e maldestro, comunque fosse gli stavo facendo un pompino e la cosa non dispiaceva ne a me ne a lui. A un certo punto capii che stava per venire, feci per togliermelo dalla bocca ma lui mi rimise la mano sulla testa per tenermi giù, cominciò a muovere il bacino mentre mi teneva fermo e io, che non volevo mi sborrasse in bocca, con la mano che prima gli menava il cazzo battevo sul letto e sulle sue cosce per chiedergli di fermarsi. Ma non sentiva ragioni e in pochi secondi la sua cappella scoppiò dentro di me mentre la sua mano mi teneva la testa infilzata sul suo cazzo ed io fui costretto ad ingoiare tutto. ‘Stronzo! Mi hai sborrato in bocca, non volevo!’ gli dissi dopo che mollò la presa. Lui rispose: ‘scusami ma non capivo più niente, non so cosa mi sia preso ma sei stato tu a cominciare a menarmelo e poi succhiarmelo, quindi il frocio sei tu’. ‘Nessuno di noi due è frocio’, risposi, semplicemente è andata così, a me la figa piace e piace anche a te, facciamo finta che non sia successo niente e non parliamone più’. E così facemmo, me ne tornai sul mio letto e mi addormentai col gusto del suo cazzo in bocca finché a tarda notte tornarono gli altri festosi ed eccitati dalla serata in discoteca, ci svegliarono e ci ...
... raccontarono un po’ di cose divertenti poi andammo tutti a dormire e l’indomani, e i giorni a seguire, furono giorni come tutti gli altri, quel pompino non c’era mai stato, non ne parlammo più. Adesso però, a distanza di anni, lui era ricapitato davanti a me, a più di mille chilometri di distanza da dove vivevamo all’epoca e, come ho scritto sopra: ‘certe occasioni mi capitano di rado’. Così gli chiesi: ‘sei qua solo oggi o ti fermi?’ ‘Mi fermo un paio di giorni’, rispose ‘ma sono arrivato stamattina con il volo delle sei e trenta, devo anche trovare un albergo perché non ho prenotato’. ‘Se vuoi possiamo dividere la mia stanza, è bella grande ed è una doppia’. ‘Magari’ rispose, ‘così potremmo riprendere un vecchio discorso lasciato a metà’. Quasi mi pigliò un accidente, ci stava pensando anche lui! Arrossii sicuramente, lo so anche se non avevo uno specchio per guardarmi, poi con fare sicuro risposi: ‘è una doppia, non una matrimoniale’ ma lui prontamente rispose: ‘nemmeno l’altra volta era una matrimoniale’… Mi feci una risata e gli dissi che avrei avvisato l’albergo del fatto che avrei diviso la stanza ‘con un collega’, e rimanemmo d’accordo che ci saremmo rincontrati allo stand a fine giornata per andare assieme all’hotel. Ricomparve all’ora di pranzo e mi invitò, andammo al bar, ci sedemmo al tavolino ed io ordinai un hot dog, quando il cameriere me lo portò lui non seppe trattenersi e mi disse con aria scherzosa: ‘vedo che hai sempre la passione per i wuerstel’. ...