1. Il casale


    Data: 25/02/2024, Categorie: Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... della parete sentivo i miei amici parlare senza riuscire a capire cosa dicessero ma il tono era eccitato, forse commentando la bravura della mia Claudia.
    
    Non so se altri condividano il mio desiderio segreto, ma devo confessare che, dopo un istintivo primo momento di gelosia a vederla spompinare con gusto un altro, provai solo eccitazione, e anche orgoglio per la sua bravura. Dovetti aggiustarmi più volte il cavallo dei pantaloni mentre lei continuava fino a che anche gli altri non godettero nella sua bocca.
    
    Si rialzò con una certa fatica, era da parecchio che era in ginocchio e non avevo pensato a mettere un cuscino. Mi si accostò con le labbra luccicanti di saliva sussurrando.
    
    – Sono eccitatissima, senti –
    
    Mi prese la mano portandosela alla micia e il mio dito affondò in un vero e proprio lago. La carezzai per un minuto cercandole la bocca e trovando una lingua impazzita che si intrecciava con la mia. Poi si staccò e mi disse:
    
    – Anche tu stai per scoppiare tesoro, lo sento. Ci penso io… –
    
    La mano che mi era andata a carezzare il cavallo dei pantaloni venne raggiunta dalla sorella. Entrambe mi aprirono la zip e me lo tirarono fuori. Sentii la sua bocca, che tanto bene conoscevo, avvolgermi bollente. Non durai molto, lo ammetto, ero troppo eccitato e quando le fiottai di gusto il mio sperma dritto in gola sentii un applauso provenire dall’altra parte. I miei amici avevano osservato dai buchi e dimostravano il loro apprezzamento. Mi sentii felice e Claudia ...
    ... si girò verso di loro sorridendo orgogliosa, mostrando la lingua ancora bianca di me e deglutendo scenograficamente.
    
    – Aiutami –
    
    Mi disse.
    
    A pochissima distanza dai quattro buchi, ad altezza strategica, ne avevo fatto uno più grande, come vi ho spiegato, che però dalla parte dove eravamo noi conduceva a un piano, sempre in legno, dove aiutai Claudia a salire per permetterle di infilarsi con le gambe nel foro. Dovetti trattenerla perché due o più mani la tirarono non appena apparve ai miei amici. L’attimo dopo Claudia gemeva forte.
    
    – Mi sta leccando –
    
    Non potevo vedere cosa accadeva dall’altra parte ma il pensiero di uno dei miei amici che si era chinato a mangiare la micina di mia moglie fu una scudisciata per i miei sensi. Avevo appena goduto ma già mi sentivo inturgidire nuovamente.
    
    Claudia, a occhi chiusi, mugolava muovendo appena i fianchi, reggendosi al piano su cui era distesa. A bocca aperta mi faceva vedere la lingua che si agitava nel cavo orale come cercando qualcosa. Raccolsi l’invito e le porsi il mio uccello che imboccò golosa.
    
    Poco dopo la vidi fremere, agitarsi e muoversi scompostamente mentre godeva sulla lingua di uno dei quattro. Per gridare il proprio piacere aveva abbandonato il mio uccello, e nemmeno pensai a riproporglielo perché l’attimo dopo la vidi a occhi e bocca spalancata:
    
    – E’ grossoooooo… –
    
    Capii che qualcuno la stava penetrando, e lei si reggeva alle maniglie che avevo posto sulla parete per tirarsi avanti e andare ...
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