1. Il casale


    Data: 25/02/2024, Categorie: Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... per dimostrare ai ragazzi la cosa.
    
    Dall’apertura maggiore la vidi accendere la luce principale e tirarsi fuori le tette per mostrarle ai quattro inginocchiati davanti ai buchi. Si passò lubricamente la lingua sulle labbra muovendo oscenamente le anche e tirando su il vestitino che indossava scoprendosi fino ai fianchi. Mi rialzai osservando le facce dei miei amici che mostravano un’attenzione profonda ammirati dalla bellezza di Claudia. Senza vederla, sapevo già che si stava sfilando il tanga nel modo più osceno possibile, che si sarebbe umettata le dita prima di aprirsi le labbra intime a beneficio del suo pubblico.
    
    Piero, sempre lui, fu il primo a scattare in piedi, slacciarsi la cintura, tirarlo fuori e metterlo nel buco più a sinistra, presto imitato dagli altri. Tutti tranne Mario che, su invito di Piero, rimase a guardare per vedere che non vi fossero scambi al di là della parete. Malfidati, ma li comprendevo. Li salutai, non senza aver passato loro due confezioni di profilattici ricordando le regole, e uscii con Piero che mi guardava mogio mentre si infilava il preservativo.
    
    Fatto il giro, entrai dall’altra parte e trovai Claudia già in ginocchio davanti ai buchi.
    
    Da quello alla mia sinistra vidi Mario che osservava, gli strizzai l’occhio e mi avvicinai. Mia moglie aveva in bocca il cazzo che spuntava dal foro centrale, che sapevo essere di Igor, mentre smanettava gli altri due ai lati. Presi il cellulare e cominciai a filmarla.
    
    Succhiava con lentezza, ...
    ... come se volesse assaporare per bene la carne dura seppur rivestita di lattice. Apriva la bocca e se lo affondava dentro fin dove poteva, poi serrava le labbra e scivolava indietro, le guance incavate. La vidi in difficoltà nell’usare le mani contemporaneamente sui due altri cazzi fino a che non trovò il ritmo giusto, lento anch’esso. Alternava affondi lenti a veloci slinguate e succhiate alla sola cappella, gli occhi, seminascosti dalla maschera, sembravano brillare di felicità. Si accorse della mia presenza e si girò sorridente verso di me. Adesso che la vedevo bene so che era veramente felice. Finalmente appagava la sua fantasia e… me ne era grata. Lo dimostrò col suo sorriso, con lo strusciare la testa sulla mia gamba come fanno i gatti, con un bacio attraverso la stoffa al mio uccello che già premeva sui pantaloni. Poi si rimise al lavoro passando da un cazzo all’altro, succhiando e leccando, usando le mani come poteva. La vidi fermarsi alla sua destra, avanzare con la testa quasi fino a toccare il legno e capii che Piero stava venendo. Il preservativo bloccava il suo seme impedendogli di riversarsi nella gola di Claudia, ma lei, generosa, non voleva mortificargli il piacere abbandonandolo e se lo infilava in fondo alla gola come tante volte aveva fatto con me.
    
    Passò al cazzo di Igor e non appena l’uccello di Piero sparì dal buco all’estremo opposto apparve quello di Mario. Immagino come si potesse sentire, lui che aveva “fatto la guardia” fino a quel momento. Al di là ...
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