Io e Lucia, la madre della mia vicina di casa
Data: 19/02/2024,
Categorie:
Etero
Autore: riccard82, Fonte: RaccontiMilu
... quanto il suo pseudo fidanzatino la stesse pressando, mi chiese di spiegarle bene come funzionava la masturbazione da ambo le parti. Le spiegai un pochino dall’alto della mia ignoranza, ma soprattutto la convinsi che per non farsi trovare impreparata avrebbe fatto bene a fare pratica con me, e dopo qualche remora la convinsi; così appena si presentava l’occasione finivamo sotto le coperte a toccarci, io mi concentravo guardando la stanza poi chiudevo gli occhi ed immaginavo che quella sega me la facesse sua mamma, ed in poco sborravo. Il gioco finì quando tirai troppo la corda ed insistetti per farglielo prendere in bocca, dopo un po’ di resistenze la convinsi e per la prima volta sborrai in una bocca femminile. Lei incazzatissima mi disse che non ero il suo fidanzato, che mi ero allargato troppo e che ne stavo approfittando, mi mandò a cagare dicendo che queste finte lezioni erano finite. Per qualche giorno non andai a casa sua e non venne a casa mia, poi le chiesi scusa ammettendo che forse ne avevo approfittato troppo e tornammo ad andare l’uno a casa dell’altro. Io non potevo assentarmi troppo da quella casa, avevo bisogno di vedere Lucia, si avvicinava l’estate e la pelle si scopriva sempre di più. Dopo qualche tentativo andato a vuoto nel quale provai a guardare dal buco della serratura mentre Lucia faceva si lavava, un giorno mi venne in mente che i due bagni avevano in alto una vetrata fissa in alto sul muro divisorio (questo perché uno dei bagni era senza finestra). ...
... Un bagno aveva la doccia ed uno la vasca, per arrivare all’altezza della vetrata l’unico passaggio era dal bagno con doccia, quindi aspettai con pazienza il giorno in cui decise di fare il bagno nella vasca: finsi con Claudia di avere forte mal di pancia cosi da non destare sospetti per la prolungata sosta in bagno, entrai nel bagno con la doccia e mi arrampicai fino alla vetrata. La protagonista delle mie seghe adolescenziali era davanti a me nuda nella vasca, mentre si accarezzava la pelle ad occhi chiusi in relax. Questo accarezzarsi dopo un paio di minuti si tramutò in una carezza intima, fino a diventare una vera e propria masturbazione. Stavo perdendo la testa, e per il terrore di essere scoperto dopo un minuto uscii dal bagno e tornai in camera, dissi alla mia amica che il mal di pancia proseguiva e che preferivo tornare a casa mia… chiaramente anche quel pomeriggio svuotai totalmente le mie palle con varie dediche a Lucia. Arrivò l’estate ed ormai eravamo diventati grandi per uscire con le famiglie, ma a me faceva impazzire vederla con vestitini o anche minigonne e quindi quando sapevo che le famiglie uscivano insieme facevo finta di non aver impegni per andare con loro. Riuscivo a controllare sempre meno i miei istinti e lei ogni tanto si accorgeva di qualche sguardo non più da bambino che le rivolgevo, e di qualche abbraccio magari un po’ troppo impetuoso; un giorno probabilmente esagerai e abbracciandola per salutarla glie lo poggiai ed essendo un po’ barzotto lei ...