1. Io e Lucia, la madre della mia vicina di casa


    Data: 19/02/2024, Categorie: Etero Autore: riccard82, Fonte: RaccontiMilu

    Io e Carla siamo cresciuti insieme, stesso palazzo, stesso pianerottolo, con due madri amiche fin da ragazze. Ma questa storia non parlerà di Carla (seppur oggi sia una gran bella tipa) ma di sua mamma Lucia, all’epoca trentenne e protagonista indiscussa della maggior parte delle mie seghe adolescenziali. Per me Lucia era come se fosse una zia, sin da bambino pomeriggi interi a casa sua, nella quale andavo anche in assenza di Carla tale era il livello di familiarità; interi pomeriggi per anni ed anni perché a differenza di mia madre che faceva i turni a lavoro, lei lavorava solo la mattina e quindi tutti i pomeriggi era a casa, quindi spesso si disimpegnavano tra loro per quanto riguarda noi figli. Per anni non la notai proprio essendo un bambino, ma quando iniziai le prime seghe intorno ai 9/10 anni cominciai a guardarla un po’ diversamente; sia chiaro niente di folle, in quanto a differenza dei miei canoni lei non aveva grande seno, però si difendeva molto bene (un tipo di bellezza che apprezzai più da grande, ma lei era un caso a parte) : alta più di un metro e settanta, gambe slanciate con delle belle cosce, un culo fuori dalla norma ed una seconda di seno, che venivano completati da dei capelli lunghi castani ed un viso un po’ da stronza, nonostante fosse la persona più buona del mondo. Iniziai ad indugiare ogni tanto con lo sguardo su di lei, poi la sera a letto mi capitava che mi passasse lei in un flashback mentre mi masturbavo, ed allora mi sentivo quasi in colpa… ...
    ... ma questa sensazione andava col tempo sempre più dissipandosi, e le seghe dedicate a lei aumentavano. La scena che la fece diventare il mio vero e proprio sogno erotico accadde intorno ai 13 anni, ero in camera con Carla ed entrò Lucia completamente nuda per prendere non so cosa da un armadio 4 stagioni che era in camera: situazione quasi di panico da parte mia, perché nello stesso istante mamma e figlia si urlarono a vicenda C “mamma ma copriti c’&egrave Ricky!” L “cacchio ma cosa ne sapevo non l’ho sentito entrare, non avvisate mai!”
    
    Io dopo un primo istante di shock mi girai dicendo che tanto non avevo visto nulla, ma invece quei pochi istanti mi ero bastati per scrutarla benissimo: aveva la figa depilata e solo un ciuffetto sopra, cosa assari rara negli anni 90 pieni di cespugli neri, e soprattutto quel seno che avevo sempre poco considerato mi era sembrato il più bello del mondo, le tette piccole ma piene e morbide nella loro seconda… Il pomeriggio terminò a breve, perché io trovai una scusa per tornare a casa e uccidermi ripetutamente di seghe, e anche perché Carla era un po’ infastidita dell’accaduto. Nei giorni successivi mentendo rassicurai Carla sul fatto che non avessi visto davvero nulla, lei si fidò ma ormai i miei pomeriggi in quella casa erano cambiati. Di li a poco e per qualche settimana, complice il fatto che io avessi già fatto qualche piccola esperienza (qualche sega ricevuta e parecchi ditalini ad un paio di ragazze) e che lei aveva un po’ di ansia in ...
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