Un rappresentante sposato
Data: 15/02/2024,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... mentre tutti gli operai assistevano divertiti; poi il capomastro che ci aveva accolti prese un tubo di gomma, arrotolato sotto un rubinetto collegato ad un tubo chiaramente provvisorio, lo collegò al rubinetto con la ghiera filettata, puntò verso di noi l’ugello all’altra estremità ed aprì di colpo il comando a leva. Dopo il breve intervallo in cui l’acqua percorse la serpentina del tubo, fummo investite dal getto violento e subito gridammo proteste. Lui allora chiuse il rubinetto e parlottò un paio di minuti in uno strano idioma che non conoscevo con gli altri muratori e con Victor che, presumibilmente, traduceva ad Angela e da lei riceveva istruzioni. Alla fine, probabilmente, raggiunsero un accordo, perché si scambiarono grandi sorrisi e potenti pacche sulle spalle ed anche Angela sorrideva come un gatto che avesse ingoiato un canarino. Cinque o sei vennero verso di noi e ci presero, anzi, ci afferrarono per le braccia, portandoci ai due bassi muretti. Attendemmo un momento che uno dei muratori tornasse da dov’era andato, piegasse due coperte due volte per il lungo, le appoggiasse una in terra, accostata al muro e l’altra sul primo muretto; Poi chi ci teneva ci costrinse ad inginocchiarci sulla coperta, appoggiandoci con le pance sul muretto, le cui asperità erano mitigate dalla seconda coperta, e con i polsi appoggiati sull’altro muretto. Non capivo cosa esattamente volessero da noi, in quella posizione, ma ogni ipotesi che riuscivo a formulare mi sembrava terribile; ...
... davanti a noi vedemmo arrivare un muratore con un secchio di cemento giallino, impastandolo con una cazzuola. Mentre altri ci tenevano i polsi bloccati sul muretto, fasciati da strisce di tessuto, depose un po’ di cemento sul muretto, ai lati di ciascun nostro polso e poi ci murò dei mezzi mattoni e sopra altri pezzi di mattone tagliati con maestria a colpi di cazzuola. Cercai di divincolarmi, ma per qualche minuto, le ferree strette mi tenevano bloccata; quando mi lasciarono, scoprii che avevo i polsi bloccati in quella sorta di manette di muratura. Provai a scalzare i mattoni superiori, ma evidentemente avevano usato cemento a presa rapida: come Marica ero immobilizzata, col culetto esposto e le mani bloccate! Quasi subito, sentii lo schiaffo freddo del potente getto d’acqua percorrermi il corpo, spingendomi di qua e di là, mentre venivo lavata dal fango nello stesso modo che si usa per gli animali…§§§§§§§§§§Il violento getto d’acqua mi percorre la schiena, le gambe, le spalle, le braccia, mi frusta i seni pendenti, mi schiaffeggia il viso, mi aggroviglia i capelli, mi acceca e mi soffoca, mi fruga violentemente le intimità e me le viola brutalmente. Quando l’acqua viene chiusa, sono inzuppata, intontita e, sopratutto, bloccata in quella posizione come l’offerta umana di un rito crudele. Sento mani che mi percorrono la pelle delle cosce e del sedere, che palpano, stringono, pizzicano, divaricano; poi un dito comincia a sondare il mio sesso, che aspettava un simile ruvido ...